CONSERVAZIONE, TUTELA E FRUIZIONE DEI BENI CULTURALI

MOBILI ARTISTICI E ARCHITETTONICI

 

      E’ di norma, spesso considerare, un monumento come “cosa morta” od oggetto appartenente al passato, qualcosa insomma che serva solo ad abbellire le nostre città ormai modernizzate al punto tale da privarle di una loro unicità. Il monumento diventa memoria lontana e non se ne apprezza invece la sua attualità, il suo valore, il suo insistere nella vita di tutti i giorni, il suo entrare nei nostri pensieri, coscienti della sua maestà.

 

     Occorre rendersi conto che un bene culturale, mobile o architettonico, può soddisfare direttamente il “bisogno materiale”, Spirituale morale; ed appartiene alla tradizione della comunità.

 

     L’insieme dei beni, rappresentato dal nostro patrimonio, è la nostra identità culturale; pertanto la conservazione diventa un’azione obbligata verso qualcosa che ci appartiene.

 

     Specificatamente per conservazione si intende:” azione di mantenimento in stato di efficienza in condizioni di essere usato”; il fine è quindi quello di proteggere il bene attraverso il restauro.

 

     Numerose sono le metodiche di intervento e tra queste: Restauro urbanistico.

 

Ø     Prevenzione, rispetto alla speculazione edilizia

Ø     Interventi nei centri antichi.

 

     Analizzando singolarmente ogni intervento è chiaro che il restauro urbanistico deve degnamente ristabilire l’assetto urbano per cui è importante dare dignitosa collocazione alle sedi rappresentative delle varie amministrazioni  e trovare il giusto contesto alle varie attività al di fuori del centro storico.

 

     La prevenzione dalla speculazione edilizia è un tema molto importante. Non sono poche le località che dovrebbero essere tutelate ed invece sono state devastate dal mattone, si pensi anche ai luoghi di vacanza, alle ex zone in cui la natura era incontaminata.

 

     Sembra un gioco di parole ma non lo è, è la cruda realtà. Per i centri i cui monumenti raccontano la storia, è importante da un lato rendere valide le strutture esistenti per la vita moderna, dall’altro rispettare i valori estetici ed antropologici di quelle del passato.

  

     A questo punto è bene investire anche il cittadino  a proprie responsabilità e dire che ogni cittadino guardiano e gestore del patrimonio artistico della propria città deve capire che fruire della bellezza di un monumento come di un paesaggio, è più di un valore, è benessere anche economico, anche perché è più semplice e meno oneroso salvaguardare che di sicuro restaurare.

 

 doss.ssa  Alessandra Zuppetta