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Storia vs preistoria:
Cultura come strumento di crescita economica e sociale
I luoghi della storia debbono convergere in un’unica analisi
e studio per essere compresi; ciò oggi prende il nome di
geostoria. Ma storia e preistoria non coincidono ancora e
forse non lo faranno mai, per scarsa onestà intellettuale da
parte di superficiali “storiofili” e trascrittori che non
hanno preso in considerazione ricercatori e studiosi
dell’800, culturalmente meno corrotti di altri del nostro
secolo. Aleggia forse la paura di scoprire che il nostro
passato non è esattamente come ce lo hanno raccontato o
imposto?
La preistoria si arricchisce, giorno dopo giorno, di
scoperte e fatti dimostrabili grazie alla ricerca di valenti
e scrupolosi archeologi, alla sapiente lettura e certosina
ricerca di glottologi e linguisti ma soprattutto agli studi
di biologi e genetisti che ricollegano territori e presenze
di uomini che con altri mezzi sarebbero difficilmente
collegabili.
La storia, sui libri di testo, rimane ancora quella del
dopoguerra, tramandata spesso da allegoriche, quanto
grotteshe interpretazioni di improbabili storici, scritta da
pochi ed avallata, senza sostanziali verifiche, da molti.
Quando la storia avrà recepito l’enorme contributo ad oggi
accumulato e documentabile del periodo preistorico, tutto
sarà più chiaro, onesto e corretto, arricchendo così lo
scibile umano.
La trilogia Tempi, Luoghi, Eventi ha lo scopo di profondere
impegno sociale, non politico, demandato a organismi e
istituzioni internazionali su cui la politica può e deve
porre l’egida.
Il primo libro “Siculina. Orfanella nella vita di un Re”
mette in evidenza un momento storico non contemplato nei
testi ufficiali. Il secondo libro “Siculina. Una Shekelesh
proemio di Sicilia” documenta uno degli approdi dei Siculi
nella costa centro orientale delle Sicilia. Il terzo libro
“Tempi Luoghi Eventi” documenta le costanti e progressive
aggressioni, invasioni e dominazioni che hanno schiavizzato
il popolo siciliano dopo il periodo dei Siculi. “Siculina.
Romanzo ancestrale” è l’opera omnia creata per estrinsecare
il grandioso viaggio millenario intrapreso dalla valle
dell’Indo di genti che si sono distribuiti in molte parti
d’Europa comprese quelle masse di genti, tribù o popoli
denominati poi Siculi, Etruschi, Dori, Calcidesi e poi
Greci.
Siculina è testimonial, nel lungo viaggio (verso l’Europa,
l’Italia e la Sicilia), di due percorsi diversi, uno in
prima persona e l’altro narrato, di culture, facies e
civiltà incontrate e nel contempo, è icona e paladina dei
diritti umani di bambine, ragazze e donne dell’attuale
Balochistan che in origine era ben altro.
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