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Lirica “La pioggia nel pineto”

i cui temi fondamentali sono pioggia, amore e metamorfosi.

 

La lirica è stata definita una grande onomatopea della pioggia proprio per i suoni, la musicalità, le pause. Il centro della lirica è la metamorfosi : i due esseri umani si immergono nel grande corpo della natura e si trasformano in esseri "d'arborea vita viventi".

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Grande premessa di questa poesia è l'estate mediterranea che, attraverso la pioggia e le percezioni sensoriali, arriva, immateriale e leggera, fino all'anima, realizzando, in un momento di magico incantesimo i sogni e le illusioni dei due amanti.

La pioggia nel Pineto

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.

Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.

Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria secondo le fronde
più rade, men rade.

Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe

Gabriele D’Annunzio

La lirica rappresenta le sensazioni prodotte dalla pioggia che cade, sempre più intensamente, sulla pineta in cui si sono addentrati l'uomo e la donna. La natura sembra risvegliarsi e rispondere al contatto della pioggia quasi con un discorso musicale, come una serie di strumenti dal suono diverso. In mezzo a questi suoni e sotto l'intensificarsi della pioggia, l'uomo e la donna, purificati dall’acqua piovana che ne bagna le vesti, sembrano immergersi progressivamente nella natura, divenendo parte di essa.

 
 
 

  

Pagina e link collegati a cura dell'Associazione Culturale editrice "Accademia di Arti e Culture".

                by Rosario Rigano