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Per il
sindaco della città di Acireale, chiunque esso sia. |
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Acireale: Città,
periferie e
frazioni
Fasti e
bellezze d'altri tempi cozzano con l'incuria dei nostri giorni. Foto in centro
la casa natale di Lionardo Vigo Calanna in via Galatea. Foto a destra via
Mandorle tratto compreso tra via Salvatore Vigo e via Tivoli; qui presto o tardi
ci scappa il ferito oppure il morto.
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Il sindaco di una città come Acireale, antica, vecchia e
trascurata nello stesso tempo, allo stato attuale disordinata
sia nel centro storico (termine ampio che designa mezza città),
centro urbano, periferie, dove regna l’anarchia più totale, ed
aree a rischio ghettizzazione, deve porre le basi, tenendo conto
del piano regolatore, dei piani di zonizzazione e micro-zonizzazione, perché essa
diventi a misura di cittadino, uomini, donne, anziani, bambini e persone con
problemi di deambulazione o difficoltà varie. Tutti devono, perché ne hanno
dirito, vivere la città in tutte le sue parti, in virtù di un ordinato assetto
urbanistico, un idoneo piano viario, un adeguato piano commerciale, artigianale
ma soprattutto la creazione di attrezzare zone artigianali, tenuto conto che
siamo già e da tempo sotto sanzioni. Tali zone, propalate da decenni e per le
quali sono già andati in fumo milioni di euro dei contribuenti, avrebbero reso
possibile un serio sviluppo della picola e media impresa e parte del comparto
artigianale ma soprattutto avrebbe liberato larghissima parte del territorio di
attività insalubri ed inquinanti che operano sotto e a ridosso di civili
abitazioni, con sicuro miglioramento del decoro urbano e soprattutto della
viabilità e conseguente vivibilità in tutta la città, posto che lo stato di
inquinamento ambientale in molte parti del territorio è diventato insostenibile
soprattutto a causa dell’invasione degli spazi pubblici, marciapiedi compresi,
occupati abusivamente da un variegato tipo di attività insalubri che ammorbano
l’aria e l’ambiente, particolarmente le attività legate alle auto e moto.
Il sindaco della città di Acireale non deve pensare solo ai like sulla sua
pagina Facebook, per altro seguita solo dai soliti fedelissimi e fedelissime che
ad ogni sciocchezza lo inondano di like.
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