Librizzi (Messina) | | | |
| Il centro storico sorge su una collina (501 m s.l.m.) delimitata a valle dai torrenti Timeto e Librizzi, a circa 60 km da Messina e a circa 170 km da Palermo. A Nord guarda sul Mar Tirreno e sulle Isole Eolie. I territori dei Comuni di San Piero Patti, Montalbano Elicona, Patti e Librizzi si incontrano in un punto chiamato Quattrofinaiti. Pare che la comunità di Librizzi si sia costituita verso l'anno 1100, intorno al castello Brichinnai, sui cui ruderi oggi sorge la Chiesa Madre. Sul paese, per secoli, esercitò il suo potere temporale il Vescovado di Patti (e prima quello di Patti e Lipari), proprio per questo il vescovo di Patti deteneva il titolo di "Conte di Librizzi". Di tempo in tempo, le terre di Librizzi furono concesse a Vinciguerra d'Aragona (1371), al conte Bartolomeo d'Aragona (1392), a Berengario Orioles barone di San Piero Patti e alla nobile Ljanora de Centelles (1413). Il papa Pio V, nel 1567 prima e poi nel 1571, “fulminò” scomunica contro i Librizzesi detentori dei beni appartenenti alla Mensa Vescovile di Patti. Il paese non ebbe mai proprie famiglie di nobile casato. Monumenti e luoghi d'interesse: Librizzi ha antiche tradizioni contadine e sul suo territorio sono sparse diverse testimonianze della laboriosità del suo popolo: palmenti scavati nella pietra, resti di mulini ad acqua. Opere d'arte pregevoli si ammirano soprattutto nelle chiese: la statua marmorea della Madonna della Catena databile intorno al 1540 e attribuita allo scultore Antonino Gagini; la statua lignea di San Michele Arcangelo di scuola napoletana, 1656, custodita nella chiesa madre; le opere di arte moderna del prof. Franco Nocera nella chiesa S. Paolo in località Murmari (crocifisso in legno, grande trittico ad olio, vetrate). | |