Mojo Alcantara (Messina) | | | |
| La nascita ufficiale della città di Mojo si ebbe nel 1602, sotto la reggenza di Palmerio Lanza; in quell'anno, infatti, l'autorità regia gli concesse la “licentia populandi”. Il paese si trova nella valle dell'Alcantara, ai piedi del monte Mojo e alle falde dell'Etna sul fiume Alcantara che sfocia nel mar Ionio a Taormina. Dove oggi si trova il Municipio, i Lanza fecero fabbricare il palazzo baronale. I segni della presenza della signoria Lanza si vedono ancora oggi perché i discendenti ancora possiedono terreni nella pianura di Mojo. Il 27 luglio del 1928, il regime fascista accorpò la città alla vicina Malvagna, riunendo i due centri sotto il nome di Lanza. Malvagna era definita Lanza Superiore, e Mojo, che risultava frazione della predetta, Lanza Inferiore. Il 21 gennaio 1947, con l'avvento della Repubblica, un decreto del Capo di Stato divise nuovamente i due comuni. Nel 1956 dopo lunghissima attesa (i lavori erano iniziati nel 1928) anche Mojo ebbe la sua stazione ferroviaria con l'apertura della Ferrovia Taormina-Alcantara-Randazzo; la perdette nuovamente alla fine degli anni 80 con la sospensione del servizio ferroviario. Viene celebrata ogni anno la famosa "Sagra delle pesche". La seconda domenica d'agosto si organizza una festa in cui vengono offerte ai visitatori le pesche preparate in tanti modi: nel vino, gelato, torta, granita, marmellate ecc. Molto conosciuta è inoltre la "Fiera di Mojo" (a Fera ô Moju), in concomitanza con i festeggiamenti in onore del SS Crocifisso, una delle più antiche e delle ultime fiere di bestiame che si svolge nell'ultima settimana di settembre e attira visitatori perfino dalla Calabria, poiché è possibile comprare qui tanti attrezzi ormai difficili da trovare in commercio, specialmente per i cavalieri. | |