Dall’eterogeneo territorio dell’area etnea emerge
prepotentemente una coreografica
Antologia dell’Etna.
Qui ho raccolto i “fiori”
più belli che l’area etnea produce, mi sono
inerpicato lungo i ripidi pendii dello scibile umano
tra percorsi turistici, folcloristici,
enogastronomici, produttivi, sociali e culturali su
tutto il perimetro della ex Provincia Regionale di
Catania e l’ho fatto con cura, analizzando le facies
degli artigiani, dei pescatori e dei contadini,
ascoltando i racconti delle memorie storiche
viventi, veri custodi delle storie, tradizioni e
culture locali. Alla fine di un viaggio, un
visitatore lascia solo un luogo ma non le emozioni
che gli ha procurato.
“Qui, ogni pietra narra una
storia,
ogni anfratto un arcano, ogni veduta un’emozione.
ogni filo d’erba ha un canto, ogni finestra un
amore”,
“Questo è il solo punto della terra
da cui si possono contare tutte le stelle”.
Cinque
stagioni si manifestano nei borghi marinari del mare
dell’Etna: Quali
parole usare per descrivere tutta questa bellezza se
non quelle del cuore, della semplicità e dell’amore
per i luoghi che nessuna mente ha mai immaginato
immergendosi prima nel tessuto sociale dei luoghi.
Strade di campagna, muri a crudo, le fitte
vegetazioni di un’intensa macchia mediterranea
trapunte dai mille colori dei fiori di campo; il
giallo-verde dei limoneti ed il rosso delle arance
rallegrano i giardini e le valli che si perdono a
vista d’occhio fin sotto la Timpa. L’odore salmastro
giunge dal vicino mare, si ode a volte il frangersi
delle onde sugli scogli. Musica della natura.
Puoi essere avvolto nel silenzio della natura se
chiudi gli occhi o nel fragore immenso della
vivacità naturale se li riapri ed insieme ti
accompagnano nell’allegria che compone ogni angolo
od anfratto di questi percorsi odoranti di zagara o
profumi della terra miscelati al penetrante odore
del mare.
Il romanzo avvincente della natura bella,
impetuosa, avvolgente, aggressiva, accogliente,
meravigliosamente unica ma eterogenea, ammaliante ed
appagante.
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