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Il mio tempo nel tempo:
Breve prefazione al titolo di questo incontro.
Il
mio tempo nel tempo, dedicato a questa mission, ha prodotto 20 libri. 20 libri
sono frutto di studio, ricerca, indagini, valutazioni, verifiche,
approfondimenti, ipotesi filologiche e interpretazione di teorie. Tutto questo
in favore del mio bagaglio culturale ma anche per uno spirito di condivisione
dei saperi e della cultura in generale. Ma cos’è la cultura, cosa fa’ realmente
cultura posto che, sovente, essa viene mescolata, a pretesto, con
l’intrattenimento o con l’avanspettacolo di bassa lega per essere “distribuito”
alle masse eterogenee e questo lo fanno i media; in tutto ciò c’è poco o niente
di conoscenza, di apprendimento di valori ma soprattutto di presa di coscienza
del il valore intrinseco, insito in determinati messaggi o fatti creati ad hoc;
ma perché ciò accada, cioè che detti valori possano attecchire nella memoria e
nelle coscienze, occorre che siano veicolati nel modo più efficace possibile
ovvero con il dibattito, il dialogo ma se occorre anche con la disputa verbale.
Cosa fa’ cultura.
Un libro, un articolo di giornale, un post sui social, un dibattito, un
indottrina-mento…
Cosa
fa’ cultura, cosa assimiliamo cioè cosa poi realmente ricordiamo per metterlo a
frutto o comunque per arricchire il nostro bagaglio culturale. Personalmente ho
imparato che a qualsiasi evento cui ho assistito passivamente ho memorizzato
poco quando non ho preso appunti. In questo caso solo il 50% dei contenuti ha
avuto la mia attenzione; all’uscita un altro 25% è stato disperso perché si è
parlato solo del tema principale e di qualche episodio avvenuto; a casa sarà
ricordato solo il tema dell’evento e i nomi dei relatori. Questo vale per i
sermoni e gli indottrinamenti. A un dibattito si eleva la percentuale se hai
avuto modo di essere parte attiva, avrai così memorizzato gli interventi.
Un
post sui social lascia il tempo che trova, spesso l’arco di qualche giorno.
Un
articolo di giornale spesso passa inosservato ai più se non viene amplificato
dai social.
Arriviamo al libro, il clou che dovrebbe rappresentare la cultura per
antonomasia, per eccellenza. Ma, in questo periodo storico è ancora così? A
visitare le home dei distributori di libri, si scovano un’infinità di
pubblicazioni di ogni genere, venduti o invenduti non si sa. Il sistema
editoriale è marcio e non da ora. Io ho pubblicato 20 libri, ad ogni libro mi
sono assunto delle responsabilità morali, di etica, di credibilità perché
rispondo anche delle fonti cui mi sono ispirato o documentato.
Di
alcuni miei libri pubblicati non c’è la disponibilità perché autopubblicati
(con le case editrici, o presunte tali non prendi un centesimo) e infatti se
andate a vedere nelle home dei distributori, in alcuni libri c'è scritto “non
disponibile”. Ho proposto ad alcuni di questi, di renderli disponibili a mio
carico; in particolare Mondadori mi ha risposto: “Gentile cliente…siamo
spiacenti ma al momento non siamo in grado di aprire a collaborazioni”.
È
notizia di qualche giorno fa che Marina Berlusconi (Mondadori che ha acquisito
anche un importante ramo di editoria scolastica, stia abdicando al cartaceo).
Questo implica importanti ripercussioni su tutto il comparto libri.
Buona
parte degli argomenti e specificatamente dei contenuti di alcuni miei libri non
sono materia di studi scolastici né universitari; vengono dalla ricerca, da
interesse personale, da amore se vogliamo e non è facile reperire dati e
informazioni inerenti.

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