|
.
Tre libri, tre storie più un quarto che ne delinea origini e
interpretazioni alla luce di nuove chiavi di lettura. La
narrazione riguarda eventi preistorici, assolutamente
documentati che non sono stati ancora collegati con la
storia “ufficiale”. Una ulteriore pubblicazione, la quinta,
si è resa necessaria al fine di porre l’attenzione su ciò
che l’uomo, inteso come persona nei due generi, si è portato
dentro, nella propria indole: sentimenti, emozioni e
sensazioni.
Siculina, già mascotte di Sicilia dal 2003 in formato
cartaceo e dal 2007 in formato telematico, è oggi
storyteller e protagonista di una delle più grandi
migrazioni documentate e non ancora raccontate, grazie a
nuovi ritrovamenti (Mehrgarh-Harappa-Mohenjo Daro-Lothal
nell’attuale Pakistan meridionale), nuove scoperte e nuove
interpretazioni/letture di quanto fino ad oggi conosciuto da
archeologi, glottologi, linguisti e soprattutto l'aiuto
fondamentale dei genetisti che stanno fornendo un
validissimo supporto a ciò che diversamente sarebbe rimasto
indecifrato.
Cinque libri sono l’inizio di una collana, nello specifico:
Ai primi tre libri della trilogia, narrativa di
ambientazione storica, che contengono fasi o episodi degli
eventi, se ne dovevano aggiungere altri due.
Il primo libro,
Orfanella nella vita di un Re, pone
l’attenzione su un periodo di circa dieci anni, della vita e
delle opere del Re Ducezio fino alla sua fine terrena
avvenuta nel 488 a.C.
Il secondo,
Una Shekelesh proemio di Sicilia, narra
il possibile approdo ed interazione di tribù, non
necessariamente minoritarie, dei Siculi, nell’area di
Capomulini, loro commistione con facies e culture
castellucciane, evidenziando nel contempo le bellissime ed
irripetibili borgate marinare sotto la Timpa di Acireale.
Il terzo,
Tempi Luoghi Eventi,
titolo della trilogia,
scorre le varie dominazioni che si sono succedute in Sicilia
dai Greci fino all’autonomia della regione Sicilia.
Il quarto,
Romanzo ancestrale, ripercorre, con la storyteller Siculina, il lunghissimo viaggio/migrazione
intrapreso dalle moltitudini di genti, di varie origini ed
etnie, dalla Valle dell’Indo fino all’Italia e alla Sicilia.
Tra di loro c’erano anche i Siculi. Riguardo il sottotitolo,
“Il senso della via, con gli occhi e il sentimento di una
bimba”, pone Siculina come paladina per il rispetto dei
diritti umani, di bambine, ragazze e donne beluci (Belucistan/Balochistan
pakistano).
Detti libri ricoprono un’importanza culturale nel momento in
cui i ragazzi di scuola media affrontano la geostoria
locale, conoscenza e soprattutto coscienza del proprio
territorio di appartenenza, nei locali siti culturali dal
punto di vista storico, archeologico, paesaggistico e
naturalistico, in virtù delle poche nozioni, obsolete e
imprecise, contenute nei libri di testo.
|
|