La lunga ed articolata storia del pianeta è costellata di migrazioni, invasioni e persino di sostituzioni etniche; lo stesso non si sarebbe mai evoluto se tutto fosse rimasto allo stato primordiale cioè se l’uomo non avesse seguito il suo istinto di sopravvivenza a tutti i costi e probabilmente ci saremmo estinti ai primi cataclismi. Questo mondo deve andare certo verso un multiculturalismo ma non può non prescindere dalle conquiste sociali e culturali; non è certo multiculturalismo la sottomissione di un altro uomo con la violenza o l’utilizzo di una donna come mezzo di solo sfregio sessuale o schiava di uso quotidiano. Questo ci riporterebbe dritti ad una guerra totale che alla luce delle nuove potenzialità offensive militari sarebbe la fine del mondo che conosciamo. Se tutto è legato alle vaneggianti idee di un Nuovo Ordine Mondiale, non si sa bene per volere di chi, sarà bene che ci diamo una mossa per salvare quanto di buono fino ad oggi conquistato dall’uomo dotato di buon senso. È come se la storia occidentale fosse stata riscritta per rappresentare tutta la civiltà occidentale come un'unica e gigantesca apartheid. È come se non dovessimo solo abbattere le statue, ma anche noi stessi. Una democrazia di successo, tuttavia, non può essere costruita cancellando semplicemente il passato. Ogni documento è stato distrutto o falsificato, ogni libro è stato riscritto, ogni quadro ridipinto, ogni statua, ogni strada e ogni edificio sono stati rinominati, ogni data è stata modificata. E il processo procede di giorno in giorno, di minuto in minuto. La storia si è fermata. Non esiste null'altro che un eterno presente Pur riconoscendo il periodo incerto a livello mondiale in cui si misurano DeepState (pag. 29), Antifa (pag. 50, Lobby, Mafie e Potentati di ogni genere per il controllo globalistico del pianeta, voglio qui evidenziare quanto emerge dagli studi e dalle verifiche sul territorio che l’identità non è, non è mai stata e mai sarà un vincolo, un vanto oppure un disonore. Quello è e quello va’ analizzato, compreso e accettato. Emerge e si dimostra da sé che pur derivanti da un unico lontanissimo ceppo, nel corso dei millenni e lontani dai siti originari, ci siamo evoluti, culturalmente e civilmente; mentre in quei territori, forse perché imbrigliati da baluardi pseudo religiosi in quei territori si sono pressoché involuti; in molte parti del territorio sono rimasti allo stato brado ed in molti casi hanno peggiorato il loro stato sociale per via di persecuzioni, repressioni e ricatti sociali. Il buon senso e le ragioni del vivere sembrano essere smarrite; sta prevalendo il dio denaro e la sopraffazione ad ogni livello, ad ogni costo su qualsiasi deontologia e condizione morale visto che anche la via spirituale sembra definitivamente compromessa. Dobbiamo porci il problema delle migrazioni, piccole o massicce che siano, esse hanno sempre una matrice e gli stati spesso hanno fatto finta che esse fossero un fenomeno fisiologico legato alle necessità delle popolazioni. Ho qui evidenziato le attività di Francia, Cina Germania ed in passato anche di Italia in molti stati africani che a causa del feroce razzismo tribale diffuso tra la stessa popolazione, vedi Nigeria, Somalia, Sud Africa ed altri, oltre alla diffusissima corruzione dei governanti ha consentito, soprattutto a Gran Bretagna, Francia, Belgio, Olanda e Germania di sfruttare le immense risorse del sottosuolo africano. Ma il passato coloniale britannico è davvero raccapricciante in ogni parte del mondo. Oggi le migrazioni, non più economiche, possono essere diversamente definite perché pilotate e gestite da enti extragovernativi come ong e lobby in molti casi possono trasformarsi in vere e proprie invasioni, vedi Svezia, Bruxelles, Francia ed anche Italia; anche se qui il problema viene sottostimato e spesso nascosto. L’abbattimento delle statue di uomini ma anche di simboli religiosi indica una chiara matrice di sostituzione etnica e cancellazione di altri credi religiosi. Aveva ragione Oriana Fallaci. |