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Terme Vigliatore (Messina)

 
 
 
 

 

 

   Vigliatore prende il nome dal vicino fiume omonimo (chiamato Vigilator in età romana) e Terme dagli stabilimenti termali presenti nella zona. Tutta questa zona faceva parte del comune di Castroreale, da cui si è distaccata il 28 giugno 1966 (alla quale data è stata dedicata la lunga strada perpendicolare al municipio), costituendo il comune autonomo di Terme Vigliatore, che ingloba le varie frazioni. La sede comunale è nell'ex Castroreale Terme, zona in cui sorgono gli stabilimenti termali famosi per la cura di malattie respiratorie, cutanee e del fegato e del ricambio.

 

   Risale alla seconda metà del I secolo a.C. la Villa Romana sita nella frazione di S. Biagio, caratterizzata da un sistema di canalizzazioni che permetteva agli aristocratici del tempo di usufruire delle acque termali, che all'interno conserva ancora una bellissima pavimentazione a mosaico.

 

   È invece del XVI secolo la Chiesetta della Madonna delle Grazie, eretta sui ruderi di un monastero dei Benedettini.

 

   La città è costituita dai due agglomerati urbani principali di Terme (dove risiede il 60% della popolazione comunale) e Vigliatore, cui si aggiungono le seguenti frazioni:

 

   San Biagio, che si trova tra Terme e Vigliatore, lungo la Strada statale 113 Settentrionale Sicula;

 

   Marchesana, situata lungo la costa, con villette e seconde case popolate d'estate da numerosi vacanzieri;

 

   Acquitta, altra frazione marina al confine con la frazione Tonnarella del comune di Furnari, borgo di pescatori e meta di villeggianti e bagnanti.

 

   Posizione strategica al centro del golfo tra le penisole di Milazzo e il promontorio del Tindari, di fronte alle isole Eolie, sorge in una zona pianeggiante, posta a 10 metri sopra il livello del mare. Il territorio comunale è attraversato da due corsi d'acqua a carattere torrentizio: il Mazzarrà e il Patrì (o Termini). Quest'ultimo segna il confine est con il comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Sono poi presenti alcuni corsi d'acqua minori localmente indicati come saje. Alcune di queste saie sono denominate: Rodusa o Catanzaro (sulla quale è stato eretto un ponte stradale che copre l'intera saia nel tratto compreso tra la via Benedettina Inferiore e la via Maceo), Mollerino, Margiotto.

 

 

 
 
 
 

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