Ucria è un piccolo centro montano (tra i 710 e i 790 m s.l.m.) abbarbicato sui monti Nebrodi. Costituisce il primo punto d’incontro di tre importanti vie di transito: la statale N.116 (Capo d’Orlando – Randazzo), la provinciale N.136 (San Piero Patti – Ucria) ed infine la Provinciale N.139. quest’ultima, passa da Sinagra ed è la strada più breve ed agevole per raggiungere, in 20 minuti, lo stupendo mare di Brolo e Capo d’Orlando. La Via Padre Bernardino divide in due il paese e costituisce per il passante un piacevole balcone-belvedere sulle circostanti montagne e verso la vallata. I rinvenimenti di utensili preistorici, in prossimità della Rocca di S. Marco e di un ripostiglio di monete romane in località Arelluso, sono prova della frequentazione dell’uomo in queste zone sin dall’ antichità. L’origine del paese pare risalga ai tempi dei greci, mentre il nome deriverebbe dall’arabo “KERYA” che significa “il villaggio”. Le tracce di due torri saracene, una in periferia che doveva fungere da avvistamento e una nella zona nord del paese, sono indice di come il borgo gi esistesse al tempo degli Arabi, ma soprattutto di come rappresentasse un luogo strategico per chi dal mare voleva spingersi verso l’interno. Dalle torri si sviluppavano una serie di cunicoli e gallerie che si diramavano per tutta la superficie del paese. Intorno all’ anno 1000 Ucria era dominata da un Castello che passa da un proprietario all’altro secondo le assegnazioni delle varie dominazioni: Normanne, Sveve, Angioine e Aragonesi. In Epoca Normanna, Ucria fu feudo di Abbo Barresi e nonostante il sistema feudatario sia stato ufficialmente abolito nel XX sec., nel paese si protrarrà fino al secondo conflitto mondiale. Approfondimenti da parte di studiosi locali riportano che l’etimo del toponimo è di difficile individuazione, anche se il nome greco “tês Ochreías” e sembra suggerire una derivazione da “ochr(e) ía”. L’antico insediamento sarebbe stato conquistato da Siracusa nel 269 a.C. e dominato dai romani nel 242 a.C. Distrutto, quindi, dagli arabi, rifiorì coi normanni. Attestazioni documentate più sicure risalgono all’epoca in cui il feudo, per volere dei proprietari normanni, fu sottoposto alla giurisdizione di Abbone Barresi. Tra le altre nobili famiglie che esercitarono il loro potere sul borgo vanno ricordati: i Campisano, i Perollo, i Morquet, gli Aragona, i Peralta, gli Abate, gli Alliata, i Pagano. Fu con Francesco Pagano, nel 1670, che ottenne il titolo di principato. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati si segnalano: la chiesa madre, edificata in onore di San Pietro Apostolo nel Seicento, il cui portale principale presenta colonne in pietra arenaria dalle pregevoli sfumature grigie e azzurre e capitelli in stile corinzio –all’interno, diviso in tre navate da grandi colonne di marmo, si possono ammirare: una statua dell’Annunziata dei primi del ‘500, il Crocifisso del famoso scultore Gianfrancesco Pintorno (1600-1639), meglio noto come “Frate Umile da Petralia”, e meravigliosi altari barocchi; la parrocchiale del Rosario eretta tra il 1725 e il 1730 al suo interno sono custodite pregevoli opere d’arte e un bel soffitto ligneo del 1856; la chiesa della Santissima Annunziata, del Trecento, accanto alla quale si erge una pregevole torre campanaria in stile arabo-normanno. Eventi nel corso dell'anno: Festa dell'Emigrante si svolge ogni anno il 14 agosto. Mostra e Sagra dei Funghi si svolge ogni anno l'ultima domenica di ottobre. Mostra e Sagra delle Nocciole si svolge ogni anno nel mese di settembre. Da visitare: Museo Pedagogico delle Arti e Creatività Giovanile Museo Tipologico delle Arti Tradizionali di Sicilia Museo della Carta Pesta "Gianpistone" Museo Etnostorico dei Nebrodi "Antonino Gullotti" Mosaico di Nico Nicosia "Due Mondi a Confronto" Banca Vivente del Germoplasma Vegetale La Banca vivente del Germoplasma vegetale si trova in Via S. Antonio del Prato nel Comune di Ucria, e comprende l'annesso Giardino dei Semplici, dedicato all'illustre botanico nebrodense Bernardino da Ucria (1739 –1796). Ospita i campi di collezione delle diverse specie di piante di interesse terapeutico ed una varietà di semi di vecchie cultivar tradizionali da frutto che rischiano di scomparire. È stato allestito anche un laboratorio biologico per la tutela e moltiplicazione del germoplasma per la conservazione della biodiversità. Architetture religiose: Chiesa Madre "San Pietro Apostolo" Chiesa della SS. Maria Vergine Chiesa della SS. Madonna del Carmine Chiesa della SS. Madonna dell' Annunziata Ruderi della Chiesa SS. Maria Della Scala Chiesa della SS. Madonna del Rosario Chiesa di San Michele Arcangelo |