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    Centro Internazionale di Studi

per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali

La vulnerabilità del patrimonio - Cause naturali e umane di degrado

di Monica Ardemagni

     Introduzione

   L’ambiente storico-architettonico della città può costituire un prezioso strumento di ricerca e di scoperta per i giovani. Ogni città italiana, anche la più piccola, nasconde tesori d’arte che hanno sempre richiamato un gran numero di visitatori fin dal XVIII secolo, quando l’Italia era una tappa obbligatoria del “grand tour”.

    Ognuna é diversa dall’altra e rappresenta un vero museo all’aperto.

     Il patrimonio, proprio per la sua varietà, può essere una fonte inestinguibile di spunti per gli insegnanti che va ben oltre la conoscenza delle date, degli stili, dei nomi dei personaggi storici e degli artisti.

     In un’epoca in cui la periferia si allontana sempre più dal centro storico, occorre ritrovare il senso di appartenenza alla propria città, scoprire la ricchezza e il valore del suo patrimonio storico-artistico ed essere consapevoli della sua vulnerabilità. Solo in questo modo i giovani capiranno di essere di fronte ad un bene prezioso che appartiene anche a loro, la cui sopravvivenza dipende in parte dal loro comportamento.

 

     L’ICCROM e la sua missione

L’ICCROM, il Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali, é un’organizzazione intergovernativa creata dall’UNESCO nel 1956 durante la  Conferenza Generale di New Delhi e ha la propria sede a Roma.

 

    L’ICCROM é l’unica istituzione di questo genere che si occupa della conservazione del patrimonio culturale a livello mondiale. Il Centro esercita il proprio mandato attraverso le seguenti cinque funzioni:

 

     La formazione

L’ICCROM provvede alla formazione di professionisti sviluppando nuovi approcci e strumenti pedagogici. Dal 1966 più di 3900 professionisti provenienti da tutto il mondo hanno partecipato ai corsi organizzati dall’ICCROM

 

     L’informazione

L’ICCROM possiede una biblioteca internazionale specializzata sui temi della conservazione e del restauro con più di 64.000 titoli in varie lingue, 1200 riviste specializzate nel settore e una banca dati contenente oltre 17.000 diapositive ed immagini.

 

     La ricerca

Il laboratorio dell’ICCROM rappresenta un punto di riferimento per gli esperti della conservazione

 

     La cooperazione

L’ICCROM collabora con  i suoi partner istituzionali a livello internazionale mediante missioni e consigli tecnici

 

     La sensibilizzazione

L’ICCROM incoraggia tutte le iniziative miranti ad accrescere la sensibilizzazione del pubblico alla conservazione del patrimonio

 

     L’ICCROM é retta da un’Assemblea Generale che si riunisce a Roma ogni due anni per approvare i programmi e il preventivo. L’Assemblea, a sua volta, elegge un consiglio (il Consiglio dell’ICCROM) composto da 24 membri provenienti da tutto il mondo, e da cinque membri di diritto che rappresentano il Governo Italiano, l’Istituto Centrale del Restauro, l’UNESCO, l’ICOM (International Council of Museums) e l’ICOMOS (International Council of Monuments and Sites).

     Attualmente l’ICCROM comprende 104 Stati membri e più di 100 membri associati fra le istituzioni  che operano nel campo della conservazione.

 

     Nell’ambito della sua quinta funzione – la sensibilizzazione – l’ICCROM ha sviluppato numerose attività rivolte alle scuole per sensibilizzare i giovani ai concetti di fragilità e conservazione del patrimonio. Inculcare nei giovani, fin dalla più tenera età, l’amore e il rispetto per il patrimonio é il miglior investimento per il futuro, la miglior forma di conservazione preventiva.

 

  

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