Piazza San
Michele, la Chiesa e il palazzo Gambini.
Considerazioni conclusive
della classe 1C (I.C. Paolo Vasta di Acireale)
Il progetto “Adottiamo il
Patrimonio Culturale”, proposto dall’associazione “Accademia di arti e culture”,
ci ha fatto prendere coscienza del patrimonio architettonico della nostra città.
La nostra classe ha posto
l’attenzione sul quartiere di san Michele e, in particolare, la chiesa omonima e
il palazzo Gambini, che sono collocati in via Dafnica nella piazza san Michele.
Ci siamo resi conto
dell’importanza della zona perché abbiamo scoperto che la via Dafnica è una
delle vie più antiche di Acireale e nel passato era chiamata “via Consolare”,
perché costituiva la principale via di transito per Catania e per i paesi etnei.
Inoltre, il quartiere, nel
XV secolo, era detto ‘Quartiere dei Gambini’, illustre famiglia che lì risiedeva
, e su terreno di loro proprietà , intorno al 1540, fu costruita la chiesa
dedicata all’Arcangelo S. Michele, che alla fine del 1700 sarà interamente
riedificata . Sempre del 1700 è il palazzo Gambini.
Entrambi, quindi, sono
monumenti importanti del patrimonio artistico della nostra città.
Ora, osservando la zona e i
due monumenti, ci siamo resi conto che essi non sono affatto valorizzati e,
anzi, evidenziano segni di decadimento, che non contribuiscono affatto al decoro
urbano .
Il palazzo, nella parte
esterna, presenta un evidente stato di degrado: gli intonaci sono scrostati e
anneriti, così com’è annerita la pietra bianca dei cornicioni delle aperture;
ciuffi di erba crescono sotto i balconi; in bella mostra sono i cavi elettrici e
telefonici; le insegne delle botteghe non rispettano la struttura originale
delle aperture; vi sono anche altri elementi di disturbo visivo, come le affissioni abusive.
Tutto ciò è deturpante per la facciata.
Per la chiesa il problema è
più grave perché, se all’esterno l’edificio necessita solo di un intervento di
ripulitura generale, all’interno, invece, la cupola mostra dei segni di
cedimento strutturale, per cui da qualche anno la chiesa è chiusa al pubblico
perché pericolante. Presenta, infatti, grosse crepe; cornicioni e pezzi di
intonaco si sono staccati dal soffitto rendendola impraticabile.
Inoltre, abbiamo notato che
le automobili sono parcheggiate ovunque, anche dove non ci sono le strisce per
il parcheggio, e la pulizia della zona lascia decisamente a desiderare.
Pertanto,
all’amministrazione del nostro comune chiediamo interventi incisivi per la
salvaguardia e la valorizzazione dei monumenti e del sito in generale, allo
scopo di migliorarne la fruizione per favorire anche lo sviluppo turistico,
motore della nostra economia.
Pagina e link
collegati a cura dell'Associazione Culturale editrice "Accademia
di Arti e Culture".
|