Acireale news

 

Sabato 13 Settembre 2014

Lunedì  15 Aprile 1019

 

Acireale: insediata da tre anni la Commissione di verifica dei lavori di riqualificazione della Villa Belvedere 

 Si insediò il 12 settembre del 2016, ufficialmente a Palazzo del Turismo in presenza del sindaco di Acireale Roberto Barbagallo e del vice-sindaco Nando Ardita la Commissione di Verifica dei lavori di Riqualificazione della Villa Belvedere e degli edifici annessi.

La commissione composta da professionisti esterni incaricati a titolo gratuito: Agatino Sidoti, Dirigente responsabile del Servizio 7 – Forestale - Dipartimento Regionale dello Sviluppo rurale e territoriale, Giuseppe Marano, Dirigente responsabile dell’ Uo 42 - Osservatorio per le Malattie delle Piante di Acireale; Vincenzo Udine, ingegnere; Michele Barbagallo, geometra; Giuseppe Occhipinti, agronomo; Pasquale Filetti, geometra e Marcello Bonaventura, avvocato. 

Aveva il compito verificare la corretta esecuzione dei lavori e esprimere proprie valutazioni in merito alle azioni progettuali da intraprendere per consentire la piena e sicura fruizione della Villa. La Commissione inizierà a lavorare da lunedì, la priorità sarà data all’accertamento dello stato di salute degli alberi del Giardino Belvedere

 

La resa dei conti che tarda ad arrivare.

 
 
 
 
 

  

A distanza di cinque anni ancora silenzio

   Acireale: Il Giardino Belvedere

"Vittorio Emanuele III°

    Note storiche sull’unico grande giardino pubblico della città: il giardino Belvedere sorto nel 1848 ed intitolato a Vittorio Emanuele III.

     Il nome Belvedere venne attribuito per lo splendido panorama che si gode affacciandosi dal suo balcone centrale, in fondo al vialone, che sporge sulla Timpa e che sovrasta la borgata marinara di Santa Maria La Scala.

     Sei busti di illustri acesi dell’800 e del ‘900 sono posizionati al centro delle aiuole. La “rotonda” che si eleva a palco sulla sinistra veniva usata in estate per le manifestazioni musicali. Ad uso pubblico anche un piccolo campetto per eventi sportivi di minore importanza. Sulla destra si trova la vasca (che in passato ospitò cigni e papere) con il gruppo marmoreo di Aci e Galatea; ancora in fondo si scorgono i “ruderi” di quello che fu un “Café chantant” e poi teatro Eden, edificio in stile moresco dove si eseguivano concerti ed operette.

     Fin qui la storia della “Villa Belvedere” meta irrinunciabile dei visitatori che onorano la città, che ai nostri giorni ha perso moltissime peculiarità che la distinguevano. Persino i pesci nella vasca  sotto il balcone centrale sono spariti, dei cigni nessuna traccia, l’ingresso era “realizzato in acciottolato bicolore e recava la scritta “Villa Belvedere”, non viene più curato il datario realizzato con piantine sotto la balconata centrale (indicava giorno mese ed anno).

    Fino a qualche anno fa, il sito è stato “teatro” di una “bancarellata” generalizzata definita pomposamente “Fiera dello Ionio” che ha “accolto” tra i vialetti del delizioso giardino pubblico persino “arrusti e mangia” oltre che venditori di ogni tabella merceologica esistente a livello mondiale (c’erano anche i cinesi), ed è stato persino consentito volantinaggio indiscriminato dentro e fuori il circuito, sebbene vietato da ordinanze sindacali ancora vigenti. 

    L’ultimo giorno di “fiera” prima della chiusura abbiamo rilevato la devastazione delle aiuole e parecchio altro. Era il caso di devastare cotanta armoniosa ed impareggiabile bellezza in favore di quella che molti hanno paragonato alla fiera del sabato? Tra chi di “dovere” nessuno si è indignato o almeno non ne abbiamo notizia.

     Finalmente l'epilogo, con fondi europei si avviano i lavori per rifare il look di una parte di esso, si ripristina quello che fu il "Cafè chantant" Eden (poi teatro), costruzione in stile Moresco, dove si eseguivano concerti e operette. Qui nel 1905 Acireale vide proiettata la prima pellicola cinematografica. Si amplia e si trasforma quello che fu "l'Angolo di Paradiso" che ospitava un Bar e pizzeria i cui locali ospitavano di tanto in tanto anche trattenimenti di matrimoni; oggi qui si dovrebbero realizzare spazi per luoghi d'incontro di associazioni e circolo culturali annettendo la novità di un cosiddetto anfiteatro come luogo di incontro - ricreazione - aggregazione. Per il resto pare si stia ripristinando tutto quanto era andato in malora per abbandono e per "cattiva gestione" come l'infelice idea di piazzarci dentro "la famosa fiera dello Ionio".

     Che cosa non successo: Il Giardino dedicato a Vittorio Emanuele III di fatto è o era un sito storico, per cui addebitiamo la responsabilità alla Soprintendenza a non averlo riconosciuto tale. Le Soprintendenze per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici, quali organi periferici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Mibac - sono regolate dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 in materia di "Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio", con compiti in ambito territoriale, in materia di "Beni Culturali, Paesaggistici, Museali, Archivistici ed affini. In Sicilia la Soprintendenza dipende direttamente dall'Assessorato ai Beni Culturali e dell'Identità Siciliana. Devastata e snaturata un pezzo di storia sotto gli occhi di tutti.

     Altro particolare di cui nessuno parla: Le canalette laterali del vialone centrale erano costruite con preziosi ciottoli bianchi del Simeto e ciottoli rossicci dell'Alcantara. I fregi ornamentali del prospetto del Cafè Chantant erano impreziositi da oro zecchino. Le artistiche inferriate della vasca dei cigni? E poi l'uscita su via Aquilia Nuova ci pare realizzata in assoluta violazione del Codice della Strada. Sono troppe inoltre le difformità riscontrate con il capitolato d'appalto originario.

     Acireale è fatta così, tutto dentro: attività commerciali, artigianali, industriali, insalubri o inquinanti, professionali, abusivi (con il tacito consenso di chi dovrebbe vigilare sulla regolarità degli atti prodotti da uffici, consiglio, amministrazione e "personaggi vari". L'Europa ci chiede: "Come sono stati spesi i dieci milioni di euro? Pare che documentabili, all'interno del Giardino Belvedere, siano solo un milione e ottocentomila.  

 

Aci e Galatea