Il Centro Storico di Agrigento presenta, coi suoi stretti vicoli, cortili e piazzette, una struttura urbana tipicamente araba fra le più autentiche e meglio conservate in Sicilia, benché le più antiche emergenze architettoniche risalgano al periodo normanno. La Cattedrale eretta alla fine dell' XI sec. da S. Gerlando: primo vescovo dopo la dominazione musulmana e patrono della città, più volte ingrandita e rimaneggiata nei secoli seguenti, oggi si presenta come una mirabile fusioni di diversi stili. Preceduta da un'ampia scalinata, fiancheggiata da un massiccio campanile del 1470, conserva la seicentesca urna argentea di S. Gerlando, nonché monumenti funebri di vescovi e nobili, pregevoli dipinti, affreschi, stucchi e raffinati soffitti lignei. Adiacente la Cattedrale sorge la settecentesca Biblioteca Lucchesiana che custodisce numerosissimi e pregiati volumi. La vicina Chiesa di S.Maria dei Greci è così chiamata perché originariamente di rito greco-cattolico: nel raccolto cortile che la precede, ancora oggi si respira un'atmosfera mistica orientale. Venne costruita sulle rovine del Tempio di Athena, risalenti al VI sec. a.c.: in un breve passaggio sotterraneo sono visibili i resti del basamento, mentre parte del colonnato è inglobato dalle mura perimetrali della chiesa. L’Abazia di Santo Spirito, fondata dalla famiglia Chiaramonte alla fine del XIII secolo, domina tutt'oggi su quella che fu la zona di espansione trecentesca della città. All'interno della chiesa trionfa l'arte dello stucco dello scultore palermitano Giacomo Serpotta, che visse e operò fra la fine del '600 e gli inizi del '700; sul chiostro quadrangolare dell'adiacente monastero si affacciano eleganti finestre e portali chiaramontani. Un’altro pregevolissimo esempio dell’epoca è quello del Convento Chiaramontano dei Francescani Minori: notevole il portale dell’Aula Capitolare affiancato da due eleganti bifore; il convento è annesso alla Basilica dell’Immacolata o di S. Francesco d’Assisi. Gli spazi sottostanti la Basilica e adiacenti al conventino chiaramontano, nel massimo rispetto artistico e religioso dei luoghi, sono diventati i prestigiosi spazi espositivi di FAM -“Fabbriche Chiaramontane, Arte Moderna Galleria Permanente”. Recentemente è stato restaurato e riaperto al pubblico il Collegio dei Filippini, complesso monumentale dell’inizio del ‘700 utilizzato, insieme all’attigua chiesa di San Giuseppe, dai padri Filippini fino alla metà dell’800; il sontuoso complesso situato nella centralissima via Atenea, nei pressi del Teatro Pirandello, è ritornata alla fruizione del pubblico come spazio culturale e ospita dipinti datati fra il ‘400 e il ‘900 della pinacoteca comunale, tra le quali i dipinti di Lo Jacono, della Collezione Sinatra, e di Giambecchina. Akràgas, Agrigentum, Kerkent, Girgenti, Agrigento: cinque nomi per scandire la storia di una città millenaria, edificata, devastata e sempre rinata per mano di popoli di civiltà eterogenee. Fondata nel 581 a.C. da coloni greci rodio-cretesi, Akràgas divenne, nel secolo seguente, uno dei più grandi e fiorenti centri del Mediterraneo: lo testimoniano gli straordinari reperti custoditi nel Museo Archeologico Regionale di Agrigento e la maestosa Valle dei Templi, dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Di Agrigentum, rimangono i resti delle eleganti ville gentilizie e delle regolari vie del Quartiere Ellenistico-Romano. Il Museo e il Parco archeologico sono periodicamente sedi di grandi eventi culturali. Nel cuore del Parco Archeologico, un'oasi di straordinaria bellezza è rappresentata dal Giardino della Kolymbetra. La città odierna si sviluppa intorno a due colline, la Rupe Atenea e il colle di Girgenti: su quest’ultimo nacque la città medioevale, l’attuale centro storico. Nel centro storico i vicoli e le viuzze dell’ araba Kerkent collegano pregevoli edifici e chiese d’epoche successive. La via Atenea, fiancheggiata da caffè, ristoranti e negozi, è il cuore palpitante della nuova e vecchia Girgenti; dal panoramico e vicino Viale della Vittoria si domina la Valle e il mare: le lunghissime spiagge di Agrigento si estendono per Km ad est ed a ovest da Punta Bianca a San Leone (frazione balneare che assieme ai luoghi del centro, accoglie la movida agrigentina). In prossimità di Porto Empedocle, in c.da Caos si trova la Casa Natale -museo- di Luigi Pirandello: drammaturgo, poeta e premio Nobel per la letteratura, cui è dedicato un Parco Letterario, numerose manifestazioni teatrali e un prestigioso convegno internazionale. Le maggiori feste di tradizione popolare della città sono la Sagra del Mandorlo in Fiore e la Festa di San Calogero. Cosa vedere : Museo Archeologico; Parco della Valle dei Templi; Giardino della Kolymbetra; Centro storico ( Cattedrale, Chiesa di S.ta Maria dei Greci, Monastero di S. Spirito, Convento dei Francescani Minori, via Atenea e vie collaterali); Casa Natale-Museo Luigi Pirandello; S. Leone; Punta Bianca. Tratto da: Consorzio turistico Valle dei Templi |