Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

e non solo. Per non dimenticare

     La XVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che si è svolta a Paestum, Basilica Paleocristiana, Salerno, Italia, dal 14-17 novembre 2013. Sotto il patrocinio ICCROM, scambio internazionale di culture, mira a promuovere le destinazioni archeologiche per il turismo, così come il dialogo tra culture. L'evento ha visti la partecipazione di istituzioni culturali pubbliche e private, specialisti e operatori turistici provenienti da tutto il mondo.

       Patrimonio culturale per quale turismo?

    Ecco il tema scelto per il VII Incontro delle Testate Archeologiche, appuntamento oramai fisso della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, organizzato in collaborazione con ICCROM e la rivista Archeo. L'incontro vuole proporre uno spazio di discussione tra i rappresentanti dei beni culturali e del turismo, tra cui il Direttore Generale dell'ICCROM, Stefano De Caro, il Segretario Generale dell'UNWTO, Taleb Rifai, e il neoeletto Direttore del Centro del Patrimonio Mondiale dei Paesi Arabi, Mounir Bouchenaki, con i responsabili delle maggiori testate specialistiche internazionali specializzate.

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     Riassunto

     Grazie ai progressi della tecnologia ed alla forte crescita del fenomeno turistico degli ultimi anni, mai come ora, gli abitanti del pianeta hanno tanto viaggiato e le “culture” si sono tanto incontrate. Ciò rende più evidente il paradosso di un patrimonio culturale che, oggetto di una domanda turistica in costante espansione, non è mai stato così minacciato. Se la protezione del patrimonio culturale è anzitutto responsabilità delle istituzioni nazionali, che relazione può essere sviluppata con responsabili e operatori nei vari campi che, come per esempio nel turismo, si fondano sulla sua conoscenza?

     Il turismo come vettore del dialogo tra le culture. La conoscenza culturale non si concepisce senza dialogo, senza scambi: può essere questa una sfida da raccogliere alla quale il turismo potrebbe utilmente contribuire con i nuovi mezzi di comunicazione? Può una migliore cooperazione tra gli operatori turistici e le istituzioni culturali rispondere ai bisogni di un'adeguata comunicazione sulla cultura nel quadro dei circuiti turistici?

     Il quesito posto, visto su Acireale, ha risposte ed osservazioni. Il turismo è vettore di dialogo, dibattito e marketing ma la città è "culturalmente attrezzata" per ospitare e recepire eventi di tale rilievo quando territorio e patrimonio versano nello stato in cui li vediamo?

 

 

 

 

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