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Castell'Umberto (Messina)
 
 
 
 

 

 

   Anticamente chiamato Castanìa, il borgo sorgeva più a valle, dominando il torrente del Fitalia. Le origini sono incerte. Secondo una teoria del Professor Rosario Scurria, illustre poeta e intellettuale castanese, il nome sarebbe una corruzione di Castrum Aeneae[4], ossia fortezza di Enea. Secondo questa teoria infatti alcuni compagni di Enea avrebbero risalito il torrente e fondato un grosso centro a valle, Salusapri, che a seguito di un'alluvione si sarebbe scinto in tre centri urbani: Castania (l'attuale Castell'Umberto appunto, Tortorici e San Salvatore). L'ipotesi sarebbe supportata dall'antico nome di una contrada, Scanio, che sarebbe stata chiamata così in onore del figlio di Enea, Ascanio appunto. In epoca bizantina il borgo antico fu roccaforte contro le invasioni saracene.

 

   A quel periodo infatti risale l'antica torre che poi, nel XVI secolo, divenne castello della nobile famiglia Sollima per passare poi nel 1671 alla famiglia Galletti che fu feudataria della baronia di Castania. Precedentemente era appartenuto ad altri casati, fra cui quello dei Barresi. Una serie di pericolose frane avvenute a cavallo fra XIX e il XX secolo costrinsero i cittadini a evacuare. Iniziarono quindi i lavori per la costruzione del nuovo centro, rinominato in onore del principe ereditario Umberto I. Il piano architettonico del nuovo borgo è su modello dei paesini piemontesi che il cavalier Di Vincenzo, allora sindaco del paese, poté ammirare durante il suo viaggio sino alla corte del Re, che dovette compiere per la richiesta di fondi destinati alla ricostruzione del paese. Oggi il paese si configura come uno dei più fortunati e accoglienti della zona per una serie di ragioni. Esso gode innanzitutto di un centro urbano sistemato secondo le regole della "città-giardino", caratterizzato dunque da un'armoniosa alternanza tra architettura e spazi verdi.

 

   Dalla piazza centrale, sulla quale si affacciano la chiesa matrice e il municipio, si dirama dunque la zona nuova del paese, arricchita da un parco comunale provvisto di piscina e campi sportivi. Un altro elemento di attrattiva è il panorama che si gode dal paese, e in particolare dalla collinetta della chiesa di Santa Croce, per via della sua posizione privilegiata. Oltre a tutti i paesi intorno e alle splendide vallate, lo spettatore può godere della vista delle isole Eolie da un lato e dell'Etna dall'altro. A meno di un chilometro dal centro si raggiunge il centro storico, l'antichissimo borgo di Castanìa, in cui si può ammirare il tessuto urbano tipicamente medioevale, le chiese superstiti e la torre del castello. A nord del paese vi è poi la suggestiva pineta, dal paesaggio tipicamente nebroideo, con fauna e flora autoctone.

 

   Per la storia: del Castello Normanno dei Sollima, rimangono il maschio e parte delle mura, che sovrasta il centro storico del paese.

 

Foto Paul Morriso

 

 
 
 
 
 

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