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  “Tutto ciò che la natura ha di grande si può paragonare all’Etna, ma l’Etna non si può paragonare a nulla”.

 

     L'Etna negli scritti di Ciampoli.

di Domenico Valenza.

 

    Il connubio tra bellezza e orrore diventa  oggetto privilegiato dei suoi studi. In Diana, ad esempio, i personaggi agiscono sulla scena di un ammasso rupestre in quella simbiosi di orrido e sublime che Kant descrive nella Critica del giudizio; una natura insieme attraente e spaventosa.

 

   In un vivace contrappunto di effetti cromatici, il racconto presenta così un versante della Sicilia dove è possibile veder l'inferno per la via del paradiso, dove le esalazioni sulfuree si confondono con il profumo della zagara, e il paesaggio è simbiosi di dolcezza e asprezza.

 

   l'Etna che con le sue colate uccide e devasta, trasformando la regione più lieta e fiorente della Sicilia in un deserto di pietra lavica.

 

   L'aspetto arido e desolato dei pendii richiama metaforicamente il senso di vuoto che incombe sulla casa dello scrittore parigino. Dall'impatto con il paesaggio scaturiscono i momenti più felici: descrizioni in cui si coglie una predilezione per le ore del tardo pomeriggio e del tramonto.

 

 
 
 
 
  

  by Rosario Rigano