Francavilla di Sicilia Si pensa che la cittadina sia stata chiamata Francavilla (dal francese franc-ville: città franca) perché esonerata per molto tempo dal pagamento delle tasse in quanto appartenente alla monarchia. Francavilla vanta origini antichissime. Le testimonianze ci sono date dal ritrovamento nel 1979 di alcuni reperti archeologici presso Contrada di "Pianu Maccu" e "Fanterilli" che vengono custoditi nel museo di Siracusa. Questi reperti, risalenti al V sec. a.C.,dimostrano la presenza dei Calcidesi di Naxos nella Valle dell'Alcantara. In età normanna, intorno all'anno 1000, il territorio venne regalato al monastero basiliano di San Salvatore della Placa. Successivamente nel 1130 Francavilla venne assegnata da Ruggero Il al figlio Guglielmo come regalo per le sue vittorie contro Onorio IL In seguito il territorio passò, insieme al paese di Castiglione, a Ruggero di Lauria. Nel 1538 la cittadina fu barattata da Carlo V con Taormina e data in feudo al visconte Antonio Balsamo, nobile messinese, che la lasciò al nipote jacopo Ruffo, sotto cui vide un pregevole fasto. Furono costruite diverse chiese e le strade abbellite con statue e fontane. Nel 1678 Francavilla ricevette da Carlo 11, re di Sicilia il titolo di città. Nel corso della guerra della Quadruplice Alleanza la cittadina rimase vittima di un duro e sanguinoso scontro tra austriaci e spagnoli. Una data indimenticabile è quella del 20 giugno 1719, in cui morirono migliaia di persone. Fino al 1800 Francavilla rimase teatro di scontri e proteste; ritrovò serenità soltanto dopo l'Unità d'Italia. L'ultima domenica di agosto: festa di S. Fuplio A settembre: festa dell'Addolorata Il 4 dicembre: festa di Santa Barbara Il Presepe vivente Il Carnevale |