Partendo dalla centralissima Piazza Duomo dove troviamo la Cattedrale e altri due edifici progettati da Coppedè. Poco distante Via Santa Cecilia e le vicine Via Centonze e Via Risorgimento formano la zona nella quale dimorò Giovanni Pascoli. È qui che si può ammirare Palazzo Tremi con le sue particolari decorazioni. Palazzo Piacentini e Università di Messina. Muovendoci verso via Cesare Battisti si possono ammirare altri edifici molto affascinanti ed eleganti quali il Palazzo di Giustizia (palazzo Piacentini) e l’Università. Palazzo Piacentini fu edificato tra il 1919 e il 1928. Ha uno stile classico e si articola in tre parti collegate tra di loro da gallerie. Nella parte centrale si trova una quadriglia bronzea. Il Palazzo dell’Università è stato costruito nel 1927 e al suo interno meritano una visita il portale del Collegio dei Gesuiti del 1608 e l’Aula Magna con delle stupende decorazioni sul soffitto e alle pareti. Questa università vanta nomi di grandi docenti primo fra tutti Giovanni Pascoli. Continuando per via Battistini troviamo la Chiesa normanna della SS. Annunziata dei Catalani con la sua facciata monumentale. Fu costruita nell’anno 1150 sui resti del Tempio di Nettuno. Nel corso degli anni ha subito numerosi rifacimenti che non le hanno fatto perdere il notevole fascino. Resta uno dei monumenti più significativi dell’epoca con l’unione di elementi normanni, bizantini, arabi e tardo romanici. Di fronte questa chiesa, attraversando Via Battistini, si arriva in Piazza Catalani, con pavimentazione in pietra lavica, al centro della quale si trova il monumento dedicato a Don Giovanni d’Austria. Poco distante si trova via San Giacomo e Palazzo Calapaj - d'Alcontres della metà del XVIII secolo, unico palazzo signorile ancora in piedi dopo il violento terremoto del 1908 che ha colpito la città. Sempre restando nel centro della città troviamo Piazza Unione Europea al centro della quale c’è Palazzo Zanca, sede del Municipio, inaugurato nel 1924. In stile neoclassico questo palazzo mostra la facciata con elementi prettamente commerciali e mercantili. All’interno si trovano dei notevoli affreschi, sia nella Sala di rappresentanza che in quella della Giunta. Da qui si può arrivare in via Garibaldi e raggiungere il Teatro Vittorio Emanuele. Questo Teatro è stato progettato nel 1827 ma è stato inaugurato solo 45 anni più tardi. Prospetto neo classico con portico sormontato da tre arcate. Ma lungo via Garibaldi c’è anche altro, ci sono tutta una serie di edifici eleganti e maestosi che le donano tanto fascino da farla risultare la via più elegante di Messina. Da Via Garibaldi è possibile raggiungere Piazza Italia dove troviamo il Palazzo del Governo, sede della Prefettura. Il Palazzo sorge lì dove anticamente si trovava il monastero benedettino del 1806 e fu costruito nel 1913. Nella facciata si possono notare elementi neoclassici e rinascimentali. Da qui si può imboccare via Boccetta che ci conduce alla Chiesa di San Francesco d’Assisi uno degli edifici sacri più antichi di Messina. Molto probabilmente la data della sua costruzione risale al lontano 1255 e l’edificio rispecchia tutta la semplicità di quell’epoca e dell’ordine monacale. Adiacente a questa chiesa si trova il Convento all’interno del quale aveva soggiornato Sant’Antonio da Padova del quale fu distrutta la copertura lignea da un incendio del 1884. Il sisma del 1908 lo rase completamente al suolo e fu ricostruito solo nel 1927. Da qui si prosegue per via XXIV maggio dove si trova la Chiesa di Santa Eustochia con annesso monastero costruiti nell’anno 1453. Su questa stessa strada si trova Monte di Pietà edificato nel 1616 al fine di ospitare l’Arciconfraternita degli Azzurri. All’interno di questo palazzo c’era una piccola chiesa dedicata a Nostra Signora della Pietà della quale oggi resta solo la facciata. Proseguendo nella nostra passeggiata, per Via Sant’Agostino, arriviamo in Piazza Antonello da Messina una delle più importanti della città che si caratterizza per le facciate concave degli edifici che vi si affacciano. Questi edifici sono: Palazzo dei Leoni, sede della Provincia Regionale, l'ex Palazzo delle Poste Centrali, il retro di Palazzo Zanca, sede del Municipio, e l'elegante Galleria Vittorio Emanuele III°. Tra le vie del centro di Messina si trova anche l’unico edificio totalmente in stile gotico dell’intera Sicilia che è la Chiesa di Santa Maria degli Alemanni che si trova nell’omonima via, nei pressi di via 1° settembre. Un accenno particolare lo meritano le meravigliose fontane che si trovano sparse per le vie del centro storico di Messina. Fontane incantevoli e affascinanti, realizzate in diverse epoche storiche. Partendo dalla centralissima piazza del Duomo troviamo la Fontana di Orione, una fontana del ‘500 che è stata definita una delle più belle di quell’epoca. Fu commissionata dal senato messinese a Giovan Angelo Montorsoli. Ha una base con dodici lati su cui poggiano le statue, che rappresentano il fiume Camaro, il Nilo, il Tevere e l’Ebro, le quali versano acqua dalle anfore. Al centro si trovano quattro tritoni e quattro ninfee che sorreggono le vasche. Sul punto più alto della fontana si trova Orione che sorregge uno scudo con lo stemma della città. Continuando la nostra passeggiata alla ricerca delle meravigliose fontane messinesi ci troviamo in via Consolato del Mare che ospita la Fontana Senatoria, realizzata nel 1615 accanto alla facciata laterale del Municipio di Messina. In Piazza Unità d’Italia, di fronte la Prefettura, si trova la Fontana di Nettuno dello stesso scultore della Fontana di Orione. Questa fontana rappresenta Nettuno che incatena Scilla e Cariddi. La statua di Nettuno, con il tridente tra le mani, è posta al centro della fontana. Nelle vicinanze di Monte di Pietà, in Piazza Basicò, si trova la Fontana Falconieri del 1842. È una grande fontana ottagonale al centro della quale si trovano mostri marini. Termina qui la nostra passeggiata tra le principali vie messinesi, una passeggiata tra diversi stili artistici e diverse epoche storiche. Palazzi incantevoli, meravigliose chiese e favolose fontane ci hanno fatto da guida nel nostro breve itinerario. |