| Molti degli edifici più antichi del centro storico risalgono al periodo in cui la Sicilia si trovava sotto il Regno Normanno, nonostante le chiare influenze arabe, bizantine e spagnole. Esempi significativi sono la Cattedrale (1169-1185), la Cappella Palatina (1140) e la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti (1132). Palermo è stata infatti un importante Emirato arabo, diventando una delle città più importanti d'Europa nel corso del XII secolo sotto i Normanni. La sua storia e la posizione geografica ne fanno una città di straordinario fascino. La troviamo situata in un'area panoramica (la celebre Conca d'Oro), circondata da un suggestivo semicerchio di montagne e colline (Monte Catalfano ad est e Monte Pellegrino ad ovest) ed arricchita dal richiamo di un onnipresente mare e mite clima. Fondata dai Fenici con il nome di "Ziz" (che probabilmente voleva significare 'fiore'), venne in seguito ribattezzata dai Greci con il nome di "Panormos". Raggiunse il periodo di massimo splendore durante la dominazione araba (dal IX al XI secolo) quando divenne una delle città più ricche del Mediterraneo e dell'Europa, conosciuta come "città delle delizie" per i suoi elaborati giardini, moschee ed eleganti palazzi. L'equivalente del Cairo in Egitto e Cordoba in Spagna, entrò in un periodo di prosperità mai vista prima, diventando il porto orientale per l'Occidente. Dopo essere stata conquistata dai Normanni (1060-1080), alla guida dei conti di Hauteville (Altavilla), la maggior parte del precedente splendore (in particolare le moschee) venne distrutto, ma i nuovi governanti non poterono non rimanere affascinati dall'ambiente cosmopolita della loro nuova dimora. Artisti, architetti e maestri di diverse radici culturali diedero così via ad uno stile architettonico unico, il cosiddetto "stile arabo-normanno di Sicilia", un originale mix di decorazioni arabo-romanico-bizantine. Nella metà del XIX secolo, durante il "Risorgimento italiano" Palermo divenne una delle città leader del successo dei Mille patrioti guidati da Giuseppe Garibaldi, contribuendo fortemente alla nascita dell'Unità d'Italia. La Palermo di oggi testimonia il suo ricco passato: da mosaici bizantini agli edifici barocchi, ai piaceri culinari della tradizione araba dei mercati di La Vucciria e Ballarò, senza tralasciare le chiese medievali e i musei. A differenza di Firenze o Roma, molti dei tesori di Palermo si nascondono alla luce del caldo sole siciliano e difficilmente risaltano agli occhi degli infiniti flussi di turisti. L'esplorazione in questo caso si fa ancora più accattivante ed intrigante e tutto si sovrappone ad un mix di riti sociali che irrompono da un passato multiculturale. La vita palermitana è un affare pubblico, diventa più rumorosa, avvolgente e squisitamente calorosa. Abituiamoci ai rumori di sottofondo (traffico, schiamazzi, musica, voci, colori), la sua personalità caotica è parte del suo fascino. La storia suggestiva della città rimane parte integrante della vita quotidiana dei suoi abitanti e il sistema di vicoli, stradine e mercati dei vecchi quartieri ha un tangibile non so ché di Medio Oriente. Tra le principali attrazioni turistiche di Palermo non si manchi la visita alla Cattedrale dalle chiare influenze spagnole, alla chiesa di Santa Cita e l'Oratorio del Rosario di Santa Cita, alla chiesa della Martorana e alla serie di spettacolari mosaici custoditi all'interno, all'Oratorio del Rosario di San Domenico, all'Oratorio di San Lorenzo, alle famose Catacombe dei Cappuccini, alla splendida Galleria Regionale della Sicilia (nel Palazzo Abatellis), ai Palazzi arabo-normanni di Zisa e Cuba e non finisce qui. Da non perdere, la visita ai quartieri storici di Palermo, così ricchi di tradizione popolare, ai mercati storici, ai siti archeologici, alle aree naturali... e non ultimo, non si manchi di visitare il Museo delle Marionette (i Pupi siciliani), da molti considerato il più grande del mondo nel suo genere. Una curiosità sul teatro Massimo di Palermo, il maggiore edificio teatrale lirico d'Italia e bellissimo esempio di art nouveau: secondo molti sarebbe abitato dal fantasma di una monaca, la cui ombra sarebbe apparsa più volte sul palco, tra le quinte e nei sotterranei. In effetti il teatro è stato costruito su un'antica area di culto, dove un tempo sorgeva il monastero delle Stimmate. Durante l'edificazione del teatro sembra che sia stata involontariamente profanata la tomba di una suora e si narra che suo sia il fantasma che aleggia nel teatro. Alla maledizione del fantasma si dice siano dovuti i tantissimi ritardi nella costruzione dell'edificio (ci vollero a fine 1800 ben 23 anni di lavori per compiere l'opera) e il teatro rimase chiuso ancora per 23 anni, a partire dal 1974, per lavori di restauro. La storia suggestiva della città rimane parte integrante della vita quotidiana dei suoi abitanti e il sistema di vicoli, stradine e mercati dei vecchi quartieri ha un tangibile non so ché di Medio Oriente. Tra le principali attrazioni turistiche di Palermo non si manchi la visita alla Cattedrale dalle chiare influenze spagnole, alla chiesa di Santa Cita e l'Oratorio del Rosario di Santa Cita, alla chiesa della Martorana e alla serie di spettacolari mosaici custoditi all'interno, all'Oratorio del Rosario di San Domenico, all'Oratorio di San Lorenzo, alle famose Catacombe dei Cappuccini, alla splendida Galleria Regionale della Sicilia (nel Palazzo Abatellis), ai Palazzi arabo-normanni di Zisa e Cuba e non finisce qui. Da non perdere, la visita ai quartieri storici di Palermo, così ricchi di tradizione popolare, ai mercati storici, ai siti archeologici, alle aree naturali... e non ultimo, non si manchi di visitare il Museo delle Marionette (i Pupi siciliani), da molti considerato il più grande del mondo nel suo genere. Una curiosità sul teatro Massimo di Palermo, il maggiore edificio teatrale lirico d'Italia e bellissimo esempio di art nouveau: secondo molti sarebbe abitato dal fantasma di una monaca, la cui ombra sarebbe apparsa più volte sul palco, tra le quinte e nei sotterranei. In effetti il teatro è stato costruito su un'antica area di culto, dove un tempo sorgeva il monastero delle Stimmate. Durante l'edificazione del teatro sembra che sia stata involontariamente profanata la tomba di una suora e si narra che suo sia il fantasma che aleggia nel teatro. Alla maledizione del fantasma si dice siano dovuti i tantissimi ritardi nella costruzione dell'edificio (ci vollero a fine 1800 ben 23 anni di lavori per compiere l'opera) e il teatro rimase chiuso ancora per 23 anni, a partire dal 1974, per lavori di restauro. | |