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   Espressioni artistiche non verbali: La pittura.

 

     Nella pittura di tutti i tempi, l’immagine più ricorrente ovvero quella più popolare nell’arte occidentale, è quella di Adamo ed Eva, dal momento che i due personaggi sono convenientemente nudi ma al tempo stesso rispettabili. Ebbene non lo è. Adamo ed Eva sono un patrimonio ricorrente del nostro patrimonio culturale: simboli per antonomasia delle differenze tra i due sessi, dell’importanza di una relazione di mutuo sostegno, della possibilità stessa dell’amore.

 

    L’uomo e la donna archetipi persero il paradiso e l’immortalità, ma scoprirono la propria umanità.

 

    Il ritorno ai piaceri infantili del giardino dell’Eden  regge difficilmente il paragone con il piacere dell’amore sensuale tra un uomo ed una donna, con tutte le sottigliezze culturali che rendono tanto deliziosa la sensualità umana e la distinguono da quella meramente animale?

 

    Per  meglio rendervi conto, Vi suggeriamo un viaggio reale. Andate a vedere la grande pala d’altare di Van Jan Eyck nella cattedrale di Saint-Bavon  di Gand, città dei fiori che si trova in Belgio. Jan, nacque probabilmente nel villaggio di Maaseyck, nel Limburgo, non si hanno notizie riguardanti la sua data di nascita che si presume intorno al 1390; la sua intensa carriera artistica è, in compenso, ben documentata. Vi consigliamo di andarci perché ammirare dal vivo una grande opera d’arte è un’esperienza viscerale e sensuale che nessun libro e nessuna immagine stampata potrà mai procurarvi.

 

   Là, dai loro pannelli collocati ai due lati della gloriosa pala d’altare, con il suo messaggio mistico della redenzione cristiana, Adamo ed Eva si guardano da più di cinque secoli.

 

   Adamo è dipinto come un uomo non idealizzato, nudo, consapevole di sé, e i suoi occhi sono infiammati da chissà quali pensieri.

 

    Eva ha gli occhi sognanti e fa ben poco per nascondere le sue intimità. I due personaggi sono veri al punto da sfidare qualunque descrizione: questi Adamo ed Eva siamo noi.

 

    Alla fine di ogni viaggio culturale si ritorna sempre con un notevole bagaglio di conoscenze sempre più arricchito di nuove cognizioni che possono e debbono suscitare voglia di trasmettere agli altri quello che si è appreso, affinché le conoscenze non abbiano più confini delimitati dalle distanze chilometriche; ciò servirà a far crescere l’interesse per le opere dell’arte e della cultura in genere.

Vogliamo interpretare tutte le opere pittoriche, per le forme e i colori in esse contenute e che trasmettono ma anche per il ruolo che esse giocano nell’erotismo.

 

 

    Godimento e comprensione di forme e colori rimangono però indissolubilmente legati alla natura.

Rosario Rigano