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Ragusa
 
 

 

 

 

 
 
 
 

 

 

 

 

  

   Ibla, centro storico di Ragusa

   Ragusa Ibla si estende su una piccola collina e dopo il terremoto del 1693 fu interamente ricostruita in stile barocco. Per iniziare una piacevole passeggiata alla scoperta di Ibla è bene partire da Piazza Pola.

   Questa piazza è la principale del quartiere ed è qui che si trovano numerosi bar, locali ed uffici comunali.

   È partendo da questa piazza che potremmo andare alla scoperta delle numerose ricchezze di Ibla che si susseguono una dopo l’altra affascinando i numerosi turisti. Lasciandoci la piazza alle spalle, e percorrendo via Orfanotrofio, è possibile ammirare tutta una serie di palazzi nobiliari sia in stile barocco che rinascimentale. Dopo solo pochi passi si trovano i resti della Chiesa di Sant’Agostino un’antica chiesa della quale resta un bellissimo portale in stile gotico, essenziale ed affascinante.

   Dopo la chiesa si trova il Palazzo Di Quattro risalente al ‘700. Questo palazzo fu costruito per volere del Duca Arezzi di San Filippo e solo successivamente divenne proprietà della famiglia Di Quattro.

   Al piano terra si trova, oggi, una bottega di un antiquario. Proseguendo sulla stessa strada c’è la Chiesa di Santa Teresa ed il relativo collegio. Continuando la passeggiata per Ragusa Ibla, e prendendo via delle Suore, si arriva in una piccola piazza, Piazza Chiaramonte dove si erge la Chiesa di San Francesco dell’Immacolata.

   Si dice che questa chiesa e il suo campanile siano i resti di un palazzo appartenente alla famiglia dei Chiaramonte e abitato successivamente dalla famiglia Cabrera che poi lo donò ai frati francescani. Ma questa è solo una leggenda, in realtà, studi storici affermano che la chiesa è antecedente al periodo dei Chiaramonte e che questa famiglia non costruì mai un suo palazzo sulla collina di Ibla.

   Furono gli stessi francescani che decisero, intorno al 1300, di stabilirsi lontano dalla città, in periferia, e dedicarsi ai malati, all’accoglienza dei viandanti e dei pellegrini. Agli inizi del XVII secolo la chiesa subì sostanziose modifiche. Il terremoto del 1693 non lasciò scampo alla Chiesa e al suo convento che furono distrutti quasi integralmente. Nel 1711 furono portati a termine i lavori di restauro. Oggi la chiesa si presenta con tre navate interne divise da due file di colonne. Alla fine della navata centrale si trova il presbitero con la tribuna lignea eretta nei primi anni del 1900. Il convento, accanto alla chiesa, venne costruito nel XVIII secolo sulla rovine del precedente. Oggi il convento ospita una casa di riposo per anziani.

   Dopo la Chiesa di San Francesco ci troviamo a percorrere la strettissima via Chiaramonte che ci conduce al retro del Palazzo Battaglia, il primo realizzato dopo il grande terremoto. La caratteristica principale di questo palazzo sta nel fatto di avere due facciate principali, la prima visibile da via Chiaramonte e la seconda percorrendo una piccola via che divide il palazzo dalla Chiesa dell’Annunziata.

   La facciata rivolta verso la Chiesa dell’Annunziata si presenta con due diversi livelli separati da una fascia in pietra.

   Al pianterreno si trova un affascinante portale con ai lati due grandi finestre nello stesso stile. Al piano superiore, quello nobile, si trovano tre balconi e su quello centrale si trova un grande scudo araldico con gli stemmi delle famiglie Battaglia e Giampiccolo. La facciata che dà su via Chiaramonte è successiva e presenta un grande balcone ed un bellissimo portone d’ingresso. Al centro tra il balcone e il portone si trova una piccola finestra ovale.

   Lasciando con lo sguardo il magnifico palazzo subito ci ritroviamo di fronte la Chiesa dell’Annunziata con accanto un piccolo palazzo settecentesco che dà l’impressione di appartenere alla chiesa stessa, è il Palazzo Arezzi. Ritornando in via Orfanotrofio continua la salita e ci si trova a Largo Camerina da dove è possibile prendere via Cabrera e giungere in Piazza Duomo, il cuore del barocco di Ibla. Questa piazza ha una forma irregolare ed è circondata da chiese e palazzi.

   La chiesa più bella è senza dubbio quella di San Giorgio che domina l’intera pizza circondata da palazzi quali Palazzo Arezzi, caratterizzato da uno splendido arco sotto il quale passa la strada che conduce all’ex Distretto Militare. La bellezza di questa piazza è indescrivibile ed è oggi sede di numerose manifestazioni civili e religiose. Prima di abbandonare la piazza, nella parte bassa, si trova una deliziosa fontana tra i Palazzi Arezzi e Vaninata costruiti tra la fine dell’800 e l’inizio del 900.

   Percorrendo la vicina via del Convento troviamo una piccola scalinata che ci porta verso la parte alta di Ibla. Una volta giunti all’estremità delle scale è possibile riconoscere i resti di un piccola piazzetta con belvedere e da qui si può percorrere via Torrenuova, e ammirare il Palazzo Capodicasa con 8 balconi sovrastati da sculture classiche, o prendere la grande scalinata che conduce alla Chiesa di Santa Maria del Gesù.

   Sia la Chiesa che il connesso convento furono costruiti nel 1636 circa per volere dei frati minori.

   Visto il posto scelto, la costruzione di questa chiesa fu assai complessa e di conseguenza lenta. Il convento presenta quattro livelli ognuno dei quali ospitava dei locali differenti. Al primo piano si trovavano dei magazzini in cui venivano conservati i raccolti del vicino terreno, al secondo una grande cisterna e altri magazzini, al terzo il refettorio e la cucina e al quarto le celle dei frati. Sulla parte nord del convento si trova la chiesa che nel 1963 fu molto danneggiata dal terremoto. Su via Torrenuova si trova anche la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo. Nei pressi di questa chiesa si trova Porta Walter che, oggi, è l’unico accesso per Ibla medievale.

   Oltrepassando la porta ci troviamo in via Ottaviano (strada panoramica del parco) che ci conduce verso l’altra parte di Ibla. Qui si trovano la Chiesa di Santa Maria dei Miracoli che secondo la tradizione venne costruita fuori dalle mura della città perché in questo posto venne ritrovata un’immagine della Madonna col Bambino. Il ritrovamento fu considerato un segnale divino e la popolazione decise di costruire una Chiesa in onore della Madonna.

   La Chiesa però restò incompleta, difatti non vi è un’adeguata copertura. Nonostante questa grave mancanza la chiesa è molto particolare per la sua pianta ottagonale. Le porte di ingresso presentano degli intagli molto particolari che danno alla facciata un tocco di stile ed eleganza. La chiesa è stata chiusa al culto nel 1951. Continuando per questa strada troviamo la Chiesa di Santa Barbara e la Chiesa delle Anime Purganti per poi arrivare in Piazza degli Archi.

   Proseguendo il nostro cammino arriviamo al quartiere San Paolo, situato lungo un corso l’acqua. E’ un quartiere antichissimo con piccole vie e piccole case immobili che danno la sensazione che il tempo si sia fermato. Il silenzio circonda questo quartiere e l’unico rumore è quello del ruscello che instancabile scorre attraversando questi posti. In questo quartiere c’è la Chiesa di San Paolo. Percorrendo Via Canale si giunge ad una parte ancora più antica dove si trovano tombe sicule a forno.

   Sul versante opposto del fiume si trova la Chiesa di San Bartolomeo, la Chiesa del Carmine, alcuni palazzi nobiliari e finalmente si arriva a Santa Maria delle Scale. Il nostro itinerario termina qui dalla parte più antica di Ibla che domina Ragusa, le ricorda del suo passato e le dona il suo splendore.

   Ogni angolo di questo storico quartiere ci ha riservato una sorpresa e una passeggiata lungo questi posti è davvero un’esperienza unica.