. FESTA DELLA VENDEMMIAOGNI ANNO NEL MESE DI SETTEMBRE Concetti di patrimonio culturale, alla luce di sagre, manifestazioni ovvero quel patrimonio immateriale di interesse particolarmente importante quale testimonianza dell’identità e della storia della collettività. Nel caso specifico quello della vendemmia, è un evento a cadenza annuale che ripropone il ciclo della nascita del vino & affini. La manifestazione vissuta come una festa con annesse manifestazioni dal sapore folkloristico, attira e soddisfa la curiosità di sempre più numerosi visitatori; in un momento di sempre più tendenza a globalizzare, bisogna salvare anzi arricchire di nuovi particolari queste manifestazioni che riescono a sopravvivere nei piccoli centri con grossi sacrifici naturalmente di natura economica. Come la Festa della Vendemmia ci sono anche altre tradizioni in cui si manifestano usi costumi e culture locali che meritano di avere attenzione per la conservazione stessa. Naturalmente Piedimonte non è solo la “Festa della Vendemmia”, in loco c’è da riscoprire e valorizzare una cultura rurale e di più recente fattura anche Beni Culturali di natura mobile artistica e architettonica che scopriamo in molti palazzi e loro arredi. La vendemmia è sempre stata celebrata con sagre, assaggi in cantina e ricorrenze varie. Il gran momento della maturazione e della raccolta dell’uva, è tradizione festosa, fatta di solito in giornate di caldo umido, con le mani sporche di mosto e le braccia stanche di ripetere sempre gli stessi movimenti. Già nell’antica Roma, con feste in onore di Dionisio e di Bacco, si solennizzava l’uva deposta in cantina e il suo primo mosto. Nella società contadina , la data d’inizio della vendemmia era stabilita dal “capoccia” che grazie a ripetuti assaggi valutava la ricchezza zuccherina degli acini. Intere famiglie si spostavano di podere in podere, gareggiando nel chi vendemmiava prima il filare assegnato. Dai cesti, le uve prima buttate nelle bigonce in cima al campo, erano poi trasportate alla cantina col carro trainato dai buoi. Seguiva poi lo schiacciamento della stessa nel palmento. | 
