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Eredità che andranno perdute.
Autore Rosario Rigano - pensatore libero e
indipendente assolutamente votato alla ristrutturazione
dei campi d’incultura dei nostri tempi.
Ho impiegato diversi anni per comporre l’opera “Preistoria e
protostoria della Sicilia - origini ed evoluzioni che
pongono l’isola al centro di culture e civiltà
euro-afro-asiatiche. La più complessa ed imponente
ricostruzione di 6000 anni di eventi, culture e civiltà
che riguardano la Sicilia. La ricerca fondata su
trattati di Paletnologia, su consultazione dei lasciti
culturali di grandi viaggiatori del 1500, ricercatori,
storici, archeologi, geologi, linguisti, glottologi,
egittologi, antropologi, etnologi, archeo-astronomi,
assirologi, biblisti ed orientalisti del 1700 ed 800,
fa’ si che l’opera diventi il più grande congresso mai
avvenuto negli ultimi 500 anni.
A chi lascerò quest’ingombrante opera fuori dagli
schemi classici, in quanto non risponde ai lasciti dei
novelli pensatori, filosofi e critici odierni
culturalmente corrotti dagli editori dei nostri tempi e
critici letterari infatuati dal grecismo imposto e
dall’inesistente romanità isolana, chi delegherò
inconsapevolmente e colpevolmente a rappresentarla, a
chi darò titolo per rappresentarla nel modo più
appropriato possibile e cosa ne dovranno trarre gli
eredi cui darò o non darò personalmente titolo per
apprezzarla, esaminarla, deprezzarla, criticarla o farne
quel che si usa fare in questi casi: estrapolarne le
parti a loro più comprensibili o consone con i loro
studi e conoscenze per poi “buttarla” in rete in una
sorta di copia e incolla magari senza citare la fonte.
Non guarderò certo alle istituzioni, agli assessorati e
loro vetrine, dove sono in bella evidenza le solite
minestrine riscaldate mai aggiornate e soprattutto
luoghi comuni mai verificati. Non guarderò alla politica
capace solo di nominare “commissioni
tecnico-scientifiche” non si capisce bene per quali
scopi.
Non potrò certo lasciarla ad uso e consumo di una scuola
primaria perchè impreparata a tali argomenti ma neppure
ad una scuola secondaria di primo livello perché
affronta in modo assolutamente marginale e fuorviante le
nostre origini, la nostra presunta identità tantomeno la
nostra preistoria e protostoria dando piccoli flash solo
sul medioevo. Ancor più fuori luogo la scuola secondaria
di secondo livello perché proprio al liceo si
concretizza il più consistente indottrinamento del
grecismo più feticistico in assoluto, dove si adorano
virtualmente anche i peti ellenici e lo studio ed
approfondimento, in egual misura, di un’arte che non
porta da nessuna parte specie negli sbocchi
universitari. Cose che possono trovare spazio solo nei
nostri cimiteri della cultura, una cultura pressochè
stagnante: i musei nostrani. Neppure nelle università
nostrane è possibile erudire gli studenti in tale
complessa materia perché non prevista nei programmi
ministeriali. Qui sopravvive “l’ego sum” dei baroni e
loro discendenti che automagnificandosi in forme verbali
per una intellighenzia (di scopo) atteggiandosi ad
intellettuali, senza nessuna correlazione tra il
soggetto e la vera cultura, ossia che forniscono
solamente indirizzi ideologici di parte atti ad
indottrinare gli adepti di turno, ma solo per ostentare
cerebralità e superiorità personale. NO, non ci sto! Non
posso consentire tale scempio culturale!
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