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Strutture ricettive

Aree attrezzate

Sagre e miti

Il tempio del vino

   Sant'Agata Li Battiati

Panoramica

     Il paese è situato in un'area che presumibilmente al tempo della conquista normanna ospitava un fitto bosco, privo di nuclei consistenti di abitazioni. La prima colonizzazione del bosco fu affidata ai monaci benedettini. Una colonizzazione più intensa si ebbe nei secoli XIII-XIV, grazie alla fine della guerra angioino-aragonese e all'incremento della popolazione. Si può far risalire al '300 la nascita di centri abitati nel bosco etneo, poiché in questo periodo sono attestate le fondazioni delle chiese a cui facevano capo. Per il comune di Sant'Agata, il primo verbale che cita una chiesa con questo nome risale al 1634, questo escluderebbe l'ipotesi che il toponimo "Sant'Agata" derivasse dall'episodio prodigioso, narrato dal Fazello, del miracoloso Velo della Santa, che avrebbe bloccato la colata lavica dell'eruzione del 1444. In quell'occasione i fedeli avrebbero eretto in quel punto una icona e, successivamente, una Cappella con un Fonte Battesimale.

     All'inizio del XVII secolo una grave crisi economica, che coinvolse tutta la Sicilia, portò alla vendita dei "casali", Sant'Agata fu venduta ad Andrea Massa. Nel 1652 Catania riuscì a riacquistare i suoi casali, ma li perdette nuovamente due anni dopo. Solo nel 1812 le "terre", tra le quali Sant'Agata, divennero comuni.

     Dopo l'unità d'Italia venne aggiunta la specificazione "Li Battiati", probabilmente dal cognome di molti abitanti del comune, per evitare confusione con altre località omonime.

Comune aderente alla Società consortile "Il Mare dell'Etna"

    

 
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