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Sezione libri

 

 

Secondo libro della trilogia "Tempi Luoghi Eventi"

Siculina, una Shekelesh proemio di Sicilia

 

L'Associazione Culturale editrice "Accademia di Arti e Culture" favorisce l'ingresso di nuovi iscritti/e con piccole quote di adesione.

 L'Associazione consente la massima partecipazione a tutti gli iscritti ad ogni evento, locale o regionale.

 

Il Presidente

Rosario Rigano

  

   Breve nota al titolo. Perché uso il termine proemio per indicare il ruolo di Siculina. Il proemio è la parte introduttiva di un’opera, come anche di un poema o di un discorso. Può anche significare premessa, preambolo, ma con proemio si intende solitamente la parte iniziale di un’opera epica, del resto l’etimologia del termine proemio è chiara.

   Proemio, infatti, deriva dal latino prooemium che, a sua volta, viene dal greco προοίμιον, composto da πρό che vuol dire «avanti» e da οἶμος «strada» ma anche «canto, melodia»: quindi il proemio è ciò che introduce un canto, una melodia, una poesia ed è proprio quello il ruolo della storyteller, canto come narrazione e strada come percorso di questo popolo: I Siculi, origini, facies e culture. Qui Siculina è il sentimento di quel tempo.

 

Siculina, una Shekelesh proemio di Sicilia

 

   Secondo libro della trilogia “Tempi, Luoghi, Eventi”. La Sicilia è stata teatro di una tra le più importanti miscellanee di civiltà, culture e avvenimenti d’Italia. Da qui il titolo della trilogia. L’introduzione che merita l’isola, la delego alla storyteller Siculina, già mascotte di Sicilia e dei siciliani nel mondo, essa vive in prima persona le vicissitudini del primo probabile sbarco dei Siculi nell’area ionica della Sicilia orientale, la presenza umana è documentata nell’area neolitica/archeologica di Capomulini, della zona Anzalone e Reitana (Acireale-Acicatena), poi conquistata dai romani, già dal 1300 a.C.. Tutto questo secondo lo storico e logografo greco antico Ellanico di Mitilene (Lesbo), e non solo.

   Alle descrizioni specifiche e deduzioni possibili e a quanto riferibile in merito alle culture del popolo siculo, dal nome dato all’isola, dai simboli di origini assai lontane e fino alla fondazione di moltissime città nella Sicilia orientale, come all’origine di moltissime parole siciliane che trovano riferimento della lingua dei Siculi ed origine nella veneranda lingua sanscrita madre delle lingue indoeuropee.

   Giungiamo infine alle peculiarità attuali, alla bellezza irripetibile dei luoghi scelti da questo popolo per entrare nell’isola di Sicilia; in grande evidenza la vera storia e la cultura delle borgate marinare, autentico spettacolo della natura, sotto la Timpa di Acireale; fino alla storia ed alla cultura del più antico mezzo di trasporto dei siciliani, il carretto siciliano, definito “un rebus che cammina” da uno dei più importanti viaggiatori dell’Ottocento giunti in Sicilia: Guy de Maupassant. Non voglio certo alimentare perplessità né fare revisionismo storico, voglio semplicemente suscitare consapevolezza e presa di coscienza della vera storia ed identità siciliana, decisamente pacifica studiando le culture di Stentinello, di Castelluccio e Sicule, che secondo me ha radici assai diverse e molto lontane nei Tempi, nei Luoghi e negli Eventi. Rosario Rigano

 

 

 

 

 

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By Rosario Rigano

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