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Questa pagina/gruppo , è
stata creata per sondare la sensibilità dei
cittadini verso ciò che da uomini e loro idee ci
sono stati tramandati dallo scorrere del tempo e che sopravviverà a noi stessi. |
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Associazione Culturale editrice
Accademia di Arti e Culture
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L'Associazione Culturale editrice "Accademia di Arti e
Culture" favorisce l'ingresso di nuovi iscritti/e con
piccole quote di adesione.
L'Associazione
consente la massima partecipazione a tutti gli iscritti
ad ogni evento, locale o regionale. |
Il
Presidente
Rosario
Rigano |
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L’Associazione è un luogo di confronto sulle tematiche legate allo studio e
all'approfondimento del valore intrinseco dei beni culturali, mobili, artistici
e architettonici, archeologici e dei beni paesaggistici; contribuisce a
diffondere sul territorio la cultura della cura, preservazione, tutela,
restauro, fruizione, valorizzazione, promozione, e gestione del patrimonio
culturale per la ricchezza del territorio, la tutela dell'ambiente atto ad
accogliere un turismo culturale e d’elite.
Mission:
- Educare al patrimonio.
- Abilità ad osservare ed analizzare i Beni Culturali.
- Conoscenza dei e sui Beni Culturali.
- Conoscenze storiche in cui i Beni Culturali siano elementi importanti.
- Conoscenze storico-artistiche in merito alle forme e ai valori estetici dei
BB.CC.
- Conoscenza del territorio in cui i BB.CC. sono iscritti.
- Educazione del cittadino. |
Il
Presidente
Rosario
Rigano |
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Lingue
e culture vanno sempre di pari passo. Nel nostro
caso ha “parlato” prima la cultura insita nei
reperti e poi la lingua tramandata a mezzo di essi.
Gli eventi indiscussi:
Si può chiudere un ciclo, un’epoca, uno spazio di
tempo dotato di particolari caratteristiche. Può estinguersi una stirpe con la morte
dell’ultimo erede.
Un ceppo però non potrà mai dissolversi perché non
ne conosciamo le ramificazioni. Il ceppo dei Siculi
si è ramificato in centinaia di tribù e poi di
popoli che sono arrivati ai nostri giorni; oggi
possiamo dire di conoscere le nostre origini
culturali e forse anche linguistiche.
Un contributo importante a tutto ciò è stato
sicuramente dato dal prof. Enrico Caltagirone, uno
dei primi ma sicuramente il più preciso
nell’interpretazione della lingua dei siculi che
affonda le sue radici nel Sanscrito.
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Questo libro è realizzato in forma Narrativa perché
è esso stesso:
racconto, relazione, descrizione, resoconto,
esposizione, rendiconto, cronaca del tempo.
In esso si intrecciano, avvenimenti, trasformazioni
e scelte politiche, temporali e spirituali.
Ho scelto dunque gli eventi che considero
"necessari" e "sufficienti" a mettere in azione la
continuità del discorso narrativo e l'evoluzione
stessa del racconto.
L’ho fatto in forma intradiegetica perché
in molti passaggi mi sono sentito all'interno della
storia narrata.
Il tema portante sono i Siculi, un grande popolo
dimenticato dalla storia ma semplicemente perché i
filosofi greci hanno scelto il campanilismo
greco-romano.
Questa narrazione non si pone come revisionismo
storico, sarebbe complesso da fare ma, vuole
riportare il lettore sul binario della verifica
delle fonti per essere cosciente del fatto che la
storia, purtroppo, la scrivono sempre i vincitori
specie se hanno il controllo dei media che nel
nostro caso furono i filosofi greci e il cosiddetto
“potere spirituale” spesso in contrasto con quello
temporale.
Molta parte del contenuto di questo libro non
proviene da fonti ufficiali, ma testi di ricercatori
come di appassionati cultori della storia antica mi
hanno aiutato nella ricerca sulla rete, grazie alla
quale con precise traduzioni ho ampliato la
narrazione di questa meravigliosa avventura lunga
9000anni: I Siculi.
Desidero narrare la migrazione di un popolo,
quello dei Siculi, il cui epilogo è in Sicilia con
il Re Ducezio. Ci muoviamo intorno agli anni 1350 -
1000 a.C., sono da rilevare, cosa mai fatta, i
contesti umani, sociali, la vita di tutti i giorni,
sicuramente avventurosa, di uomini, donne, bambini
ed anziani, nel disagio quotidiano sugli spostamenti
e negli accampamenti.
In Sicilia
tutto
ebbe inizio con gli insediamenti, dovuti al
passaggio dei Siculi anche sulla costa acese di
Capomulini intorno all’anno 1350/1270 a.C. per poi
collegarsi con la nascita di Ducezio a Mene (Mineo)
nel 489 a.C.
Ad oggi sono tantissimi i reperti Ritrovati
nell’area marina di Capomulini di cui alcuni
conservati presso la Biblioteca e Pinacoteca
Zelantea di Acireale, mentre casse intere giacciono
nei sotterranei della soprintendenza di Catania
mischiati a reperti romani ivi rinvenuti ma non
ancora catalogati.
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Il
lungo, avventuroso ed articolato percorso dei Siculi
dall’Asia alla Sicilia, ci fa scoprire civiltà,
culture (usi e costumi), popoli, tribù e vita
clanica all’interno di esse; nuove verità e diversa
interpretazione della geostoria.
Tutto questo alla luce di nuovi ritrovamenti e
più attenta lettura dei territori, dei popoli in
quanto comunità del tempo, delle idee trasmesse con
i manufatti ritrovati e dei reperti in essi
rinvenuti.
Mehrgarh rimane al momento un esempio di
evoluzione nella ricerca per tutti e non penso
proprio si tratti di un punto di arrivo. Tutt’altro.
Ma perché tutto abbia un senso, occorre dare più
ampia valutazione ai fini di più qualificante
fruizione perché tutto non rimanga fine a stesso o
racchiuso nelle pagine di un libro.
Scopriamo l’Asia come avamposto di grandi civiltà
e culture. Come sia potuta regredire allo stato
attuale, forse a causa di sovrappopolazione ma anche
a causa delle molte interpretazioni dell’Islam che
per me non si può certo classificare come religione
alla luce dei troppi “interpreti” ognuno diverso
dall’altro per cui detta involuzione rimane un
mistero.
Una delle cose più gravi che ho riscontrato nella
mia ricerca è la totale assenza di citazioni e
riferimenti della condizione della donna in queste
cosiddette civiltà e culture. Se un tempo la società
matriarcale garantiva equilibrio e pax sociale, nel
tempo il ruolo della donna è diventato ingombrante,
quasi ostile ma di quella donna perché essere
pensante.
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Sito del Tempietto di Capomulini: Primo ed assoluto ingresso da parte di una
classe del Liceo Classico Gulli e Pennisi sempre dovuto alla nostra
Associazione e poi la III^ C dell'Istituto Paolo Vasta di Acireale.
Qui di seguito il link per l'apertura del servizio realizzato
dall'emittente televisiva locale Etna Espresso Channel.
https://www.facebook.com/EtnaEspressoChannel/videos/1265948226793812/?fref=mentions |
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L'azione
dell'Associazione Culturale editrice
"Accademia di
Arti e Culture"
Entra nel vivo
ponendosi come parte attore e promotore di quanto appresso.
Come Associazione
Culturale, vogliamo e possiamo arricchire le conoscenze nel marketing
territoriale, affinare le competenze sociali rendendole produttive, avviare quel
processo evolutivo dello sviluppo socio - economico e culturale che crea
occupazione vera, produttiva e non assistenziale.
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