Ricerca, cultura e informazione hanno tre obblighi comuni: primo tra tutti la verità poi l’obiettività e a seguire l’immediata divulgazione senza compromessi delle nuove conoscenze acquisite. Le responsabilità storiche non potranno mai essere cancellate. Un termine che ricorre spesso o meglio in cui mi imbatto spesso quando cito qualche passaggio delle mie ricerche è “revisionismo” e mi rendo conto che quando lo sento pronunciare vedo nella faccia di chi lo pronuncia una sorta di espressione ironica; mentre in altri, più “quotati” espressione di sorpresa ma anche di paura. Mi sono posto ambedue le domande e ve le illustrerò nel corso si questa breve prefazione. Le mie ricerche per giungere a questa narrazione, sono spaziate in più ambiti; non solo archeologia ma anche glottologia e opere di letteratura in cui sono insite molte conoscenze riguardanti l’evoluzione della scrittura. Non si può risalire alle origini di popoli, uomini e loro idee come pure conoscenze, senza interpretare il loro linguaggio, la loro scrittura ma soprattutto il modo di comunicare delle epoche cui facciamo riferimento. La lettura di questi due libri condurrà a delle conclusioni ma emergenti da valutazioni razionali, quindi ragionate. Un fatto rimane sempre un fatto; una ipotesi non condurrà mai a nulla. Il primo libro sembra partire dalla scoperta del sito di Mehrgarh ma in realtà il mio percorso parte a ritroso seguendo le origini dei Siculi giunti in Sicilia intorno al 1270 a.C.; cosa mi porta a Mehrgarh? La lingua dei Siculi che trova radici e similitudini come anche parole nelle lingue indoeuropee e persino nel Sanscrito tradotto da Sir. William Jones. La narrazione di epoche antecedenti la storia ufficiale, quella propinata a scuola, conduce inevitabilmente a delle valutazioni sulla contemporaneità che stiamo subendo negli ultimi decenni. Da siciliano non posso non ragionale sui brevi periodi felici della mia Sicilia e non posso non pensare al Regno delle due Sicilie cui ho dato uno spazio maggiore rispetto ai condizionamenti di politica internazionale e nazionale che stanno interessando la nostra attuale nazione. Nello scorrere della lettura, il lettore si imbatterà nello Deep State americano ma lo informo che lo Stato Profondo esiste in tutti i paesi del mondo e spesso anche peggiore di quello americano. Si imbatterà nella storia degli “Antifa” che a comando impazzano anche in Europa. Troverà la storia dell’inquietante impero dei Rothschield che dominano il modo delle banche dal 1570. Troverà un lungo riepilogo che interessa le attività dello IOR meglio conosciuto come banca del vaticano. Troverà anche parecchi chiarimenti su BLM (Black Lives Matter) che letteralmente significa “Le vite dei neri contano”. E perché tutto questo? Semplicemente perché ho inteso evidenziare e distinguere la realtà percepita da quella reale. Il regno delle due Sicilie cade il 13 febbraio 1861. In sostanza finisce il regno borbonico del Sud e comincia l'Italia solo geograficamente unita e conseguentemente la colonizzazione del Sud. Regno delle Due Sicilie: storia di un sovranismo negato ma in ogni caso una delle più belle pagine delle regioni Lazio (meridionale), Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Quasi nove milioni di abitanti. La retorica riguardante il Risorgimento italiano dimentica di riportare le ingerenze con cui gli inglesi perseguirono i propri interessi di politica estera a discapito della sovranità del regno di Ferdinando II. Alcuni saggi di notevole valore storiografico fanno luce su vicende colpevolmente tralasciate. |