.

 
Strutture ricettive

Aree attrezzate

Sagre e miti

Il tempio del vino

Alberghi

   Calatabiano

Castello Cruyllas

     Calatabiano è adagiato sulla "Piana" omonima, posta a destra del fiume Alcantara, su un territorio che si estende dal mare fino alle ultime propaggini della Valle dell'Alcantara.

Il paesaggio è prevalentemente di tipo rurale con una lussureggiante vegetazione di nespoleti e agrumeti che arrivano fino alla spiaggia ampia e accogliente, costituita da arenile sabbioso.

     Sulle colline che dominano la Piana, a sentinella dello sbocco della vallata sottostante, sorge il castello.

   Dall'etimologia dei nomi si riconosce, chiaramente, l'origine araba dell'insediamento. Calatabiano dall' Arabo "Kalat Bian" (castello di Bian) Bian era il Kakim arabo che visse nel castello omonimo. Infatti intorno al 900 gli Arabi, provenendo dall'interno della Sicilia, attraverso la vallata dell'Alcantara, dilagarono sulla piana ed espugnarono il castello esistente. Insediatosi intorno al castello, potenziandolo ed ingrandendolo, occuparono il territorio ed il borgo che ben presto si ingrandì e divenne centro agricolo di grande importanza anche a seguito dell'organizzazione del sistema irriguo delle colture di cui gli Arabi erano maestri.

     Il territorio venne poi conquistato dai Normanni e le vicissitudini successive videro il susseguirsi di vari signori, anche perchè le terre erano produttive e l'orografia facilitava le comunicazioni. In tempi recenti si è accentuato un interesse nei confronti della zona costiera, dove sorge un'ampia spiaggia alle cui spalle, vi è una fascia di verde che funge da filtro e da oasi d'ombra, quasi come un'attrezzatura balneare naturale.

   Maestoso a dominare la vallata su cui giace l'attuale centro urbano di Calatabiano, si erge il castello, circondato dai resti delle possenti mura di cinta e dell'antico borgo.
    Ad esso vi si accede attraverso una bellissima strada a gradoni in pietra che si sviluppa ad andamento sinuoso nella campagna di ficodindia, mandorli e ulivi, e che nei giorni della festa (il sabato antecedente la terza domenica di maggio) del Santo Protettore di Calatabiano, San Filippo Siriaco, viene percorsa vertiginosamente dai fedeli con il fercolo del santo a spalla.

    La fortezza sembra avere una origine araba come dimostrerebbe il suo nome Kaalat-bian (castello di Biano, suo probabile amministratore e signore). Successivamente rimaneggiato dai Normanni come dimostrano gli avanzi della parte superiore, il Castello appartenne ai conti Pagano e Gualtiero Parisi di Avellino. Migliore difensive furono apportate dal successivo dominio degli Svevi e Aragonesi. Particolare splendore assunse nel periodo di dominio della famiglia dei Cruyllas e dei Palagonia fino ad essere gravemente colpito dal terribile terremoto del 1693 e a cadere progressivamente in rovina.

    Sulle mura di difesa sono ancora evidenti le saettiere ed alcuni tratti di merlatura, mentre di grande interesse architettonico sono: il portale d'ingresso al maniero, costituito da un arco a sesto acuto in conci lavici e pietra arenaria sormontato da beccatelli reggenti, e il salone dei Crujllas, situato al centro del cortile e dal cui interno è possibile ammirare un bellissimo scorcio della valle del fiume Alcantara. Esso è diviso simmetricamente da uno stupefacente arco in pietra lavica il cui concio in chiave porta le insegne dei Crujllas, riprese poi nell'attuale stemma del comune di Calatabiano.

Fonte ufficiale Comune di Calatabiano

 

 
Eventi in città
 

Calatabiano offre una gustosissima sagra delle nespole ogni anno il secondo sabato di maggio, mentre il sabato successivo pone, tra il sacro e il profano: "la calata di San Filippo. Il 16 e 17 agosto vivono le spettacolari "serate medievali" rigorosamente nei costumi dell'epoca con il palio dei Cruillas, la giostra del saracino e poi a seguire le arti ed i mestieri dell'epoca con comparse in costume dell'epoca.