Caltagirone è situata nella Sicilia centrale ed è capoluogo del territorio calatino, è famosa per la produzione della ceramica, sviluppatasi nei secoli a partire dai tempi dei Greci. Dopo un passato glorioso che la vide, già da oltre due millenni, roccaforte privilegiata per bizantini, arabi, genovesi e normanni che controllavano le due piane, quella di Catania e di Gela, oggi vive un periodo di rinnovato sviluppo, grazie alle sue risorse principali come il turismo e la produzione della ceramica. È ricca di monumenti come le chiese, pregevoli palazzi e ville settecentesche, per l'eccezionale valore del suo patrimonio monumentale fa parte dei comuni del Val di Noto, Patrimonio Mondiale dell'umanità.
Sin dall'antichità la località fu scelta per la sua posizione privilegiata che essendo sullo spartiacque che divide le due più vaste pianure della Sicilia, la Piana di Gela e la Piana di Catania, le consentiva di controllare e difendere un vasto territorio.
I primi insediamenti stabili nel territorio dell'odierna Caltagirone risalgono alla preistoria, come testimoniano gli scavi archeologici effettuati in contrada Sant'Ippolito - alle sorgenti del fiume Caltagirone - che hanno portato alla luce i resti di un villaggio neolitico abitato ininterrottamente sino all'arrivo dei Greci.
Poco distante, in contrada Montagna, vi è una necropoli risalente alla prima età del bronzo. Meritano particolare attenzione le ricche tombe della struttura a tholos.
Sulle colline che dominano la vallata del fiume Maroglio si trova il grande centro greco di Monte San Mauro con costruzioni in muratura.
Gli archeologi, inoltre, hanno trovato tracce della presenza umana in epoca remota nelle contrade Moschitta, Paradiso, Piano dell'Angelo e nella stessa Caltagirone.
Scavi archeologici hanno dimostrato anche la presenza dei Romani nel territorio, scelta avvenuta per la sua posizione privilegiata che le consentiva di controllare un vasto territorio.
Durante la dominazione araba fu una delle fortezze più importanti della Sicilia orientale e da essi proviene l'attuale nome della città. Fonti storiche riportano il nome all'espressione araba Qal'at Ghīrān, "città dei vasi", forse proprio in relazione alle tombe preistoriche di contrada Montagna o alle abitazioni scavate nella roccia.
Per il fatto che gli abitanti erano specializzati nella lavorazione dell'argilla e, in particolare, di contenitori adatti ad esportare la notevole produzione di miele, gli Arabi sembra introducessero nuove tecniche nella lavorazione dell'argilla, dando quindi un importante impulso all'artigianato della ceramica. L'espansione vera e propria dell'abitato e il fiorire della sua economia avvennero comunque durante il periodo normanno.
Fonte ufficiale Comune di Caltagirone