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     La Villa del Casale

     Quello che fu il più importante mezzo di espressione artistica nel mondo greco-romano e giunse al culmine nell’arte e nelle architetture paleocristiane e bizantine, è ancor oggi visibile e tangibile perché resistente all’umidità per durata e inalterabilità del colore.

     Quella forma pratica di decorazione architettonica nelle zone calde e umide del bacino del Mediterraneo, in Sicilia trova la sua massima espressione nella Villa del casale di Piazza Armerina in provincia di Enna.

     Uno splendido esempio di residenza romana anzi, la più straordinaria “casa di piacere” del Mediterraneo, visitata ogni anno da almeno un milione di persone, già inserita nella “World Heritage List” dell’UNESCO fin dal 1997.

     120 milioni di tessere musitive su oltre 4000 metri quadrati di pavimentazione, dipinti murali, sculture, fontane, 58 colonne. Questa è la Villa del Casale di Piazza Armerina che ha tutte le carte in regola per diventare uno dei poli del turismo culturale siciliano.

     Senta tema di smentita, si può ben affermare, che i Beni Culturali costituiscono una grande risorsa economica, un potente motore di sviluppo per occupazione, nuove professioni e applicazione di nuove tecnologie.

     Quella della tutela, della conservazione, del restauro, della fruizione, della valorizzazione, della promozione ed oculata gestione è una scommessa di civiltà, di crescita economica e culturale di ogni popolo che ha avuto in eredità dalla storia e dalla natura quest’immenso patrimonio.

     Il progetto che vedrà coinvolte tutte le scuole siciliane di ogni ordine e grado, vuole creare non solo conoscenza ma, soprattutto coscienza del Patrimonio dei Beni Culturali.

     La Villa del Casale fu costruita tra il III e IV sec. d.C. dai romani ma fu utilizzata successivamente anche dai Bizantini e poi dagli Arabi; se ne perse ogni traccia intorno al XII sec. a seguito di un alluvione che la sommerse di fango. Il suo valore artistico è oggi tema di ammirazione quotidiana. Non è tanto la sua ampiezza ad avere particolare importanza - comprendeva peristili (cortili circondati da porticati), sale, gallerie, cortili, basilica, terme, palestra, servizi - quanto i magnifici mosaici  pavimentali che sono ritenuti, a ragione, tra i più belli e ampi della romanità, (nella tecnica, inoltre, richiamano mosaici africani dello stesso periodo, il che conferma la tesi dell’influsso e dei contatti con il Continente Nero ma anche con l’oriente. Scene di caccia, di giochi e mitologie si accavallano in uno stile puro e raffinato. Particolarmente attraenti sono quelli del corridoio detto “della grande caccia”, quelli delle terme e quelli della basilica con splendidi mosaici mitologico ed erotici; così come quelli della “sala delle 10 giovinette” che in bikini sono intente ai giochi.

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      2012 - Un portico colonnato, una vasca absidata, un pavimento ricoperto da mosaici di oltre 80 metri quadri e numerosi affreschi ben conservati. Sono i nuovi straordinari ritrovamenti nella zona della Villa romana del Casale di Piazza Armerina (Enna), gioiello archeologico della Sicilia, dove si sta concludendo il restauro del complesso edilizio dell'età imperiale.

     A poco meno di un mese dall'inaugurazione, in programma il 4 luglio, si potrebbe scrivere una nuova storia del sito, inserito del patrimonio Unesco per i suoi ricchissimi mosaici: non più una residenza patrizia isolata nel territorio, ma forse una struttura attorniata da edifici di un certo pregio che fanno pensare ad un vasto e ricco insediamento abitativo.

     E' una scoperta eccezionale - dice l'assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Missineo - che aumenta il prestigio e il valore artistico di un bene che la Sicilia divide con l'umanita. Un motivo affascinante in piu', per coloro che decideranno di visitare la Villa nei prossimi mesi, e che potra' ammirarla anche di notte.

  

 
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