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Questa pagina/gruppo , è stata creata per sondare la sensibilità dei cittadini verso ciò che da uomini e loro idee ci sono stati tramandati dallo scorrere del tempo e che sopravviverà a noi stessi.

Associazione Culturale editrice

"Accademia di Arti e Culture"

 

L'Associazione Culturale editrice "Accademia di Arti e Culture" favorisce l'ingresso di nuovi iscritti/e con piccole quote di adesione.

 L'Associazione consente la massima partecipazione a tutti gli iscritti ad ogni evento, locale o regionale.

 

Il Presidente

Rosario Rigano

 

L’Associazione è un luogo di confronto sulle tematiche legate allo studio e all'approfondimento del valore intrinseco dei beni culturali, mobili, artistici e architettonici, archeologici e dei beni paesaggistici; contribuisce a diffondere sul territorio la cultura della cura, preservazione, tutela, restauro, fruizione, valorizzazione, promozione, e gestione del patrimonio culturale per la ricchezza del territorio, la tutela dell'ambiente atto ad accogliere un turismo culturale e d’elite.
  Mission:
- Educare al patrimonio.
- Abilità ad osservare ed analizzare i Beni Culturali.
- Conoscenza dei e sui Beni Culturali.
- Conoscenze storiche in cui i Beni Culturali siano elementi importanti.
- Conoscenze storico-artistiche in merito alle forme e ai valori estetici dei BB.CC.
- Conoscenza del territorio in cui i BB.CC. sono iscritti.
- Educazione del cittadino.

 

Il Presidente

Rosario Rigano

 

 

 

 

   I Musei e le forme dello Storytelling digitale. (preso in rete).

   Sono sempre più frequenti editoriali ed articoli che inneggiano al digitale in ogni forma di arte ed artigianati nella vita di tutte le persone, siano ragazzi, studenti, casalinghe od impiegati di ogni genere. Chi come me ama narrare il territorio, con sentimento, trasporto emotivo e passione ma pure mimica e gestualità, non può accettare tutto questo. I luoghi dell’arte come i siti culturali o gli eventi folclorici hanno bisogno di presenza fisica, di contatto umano di espressività e coinvolgimento.

 

   Ma veniamo al volume di Elisa Bonacini,

   Scrive l’autrice: I Musei e le forme dello Storytelling digitale, si inserisce in un ampio dibattito, reso ancora più stringente in seguito alla pandemia COVID-19, che ha messo al centro dell’attenzione il mondo della cultura e dei musei, soprattutto, in rapporto al digitale.

   La ricerca vuole illustrare le molteplici espressioni con cui, in questi anni della rivoluzione digitale, si è espresso lo storytelling. La pratica del “raccontare storie”, come si può semplicemente tradurre questo inglesismo ormai più che abusato, si è trasformata, attraverso le nuove tecnologie, in una branca della comunicazione e valorizzazione fondamentale oggi, nel campo culturale e museale. Il volume analizza molteplici esperienze adottate nel campo dello storytelling digitale, con casi sia nazionali che internazionali, con lo scopo (per la prima volta in questo campo) di “fare ordine” nella stessa definizione di storytelling digitale, e di orientare le scelte future di soluzioni digitali narrative.

   Elisa Bonacini, analizzando numerose best practices, ha tracciato un quadro non solo dell’evoluzione stessa dello storytelling digitale, ma delle diversificate soluzioni attraverso cui esso è stato ed è declinato. L’autrice ha individuato e analizzato ben 14 tipologie di storytelling digitale (orale, scritto, video, visuale, animato, interattivo, immersivo, social media storytelling, partecipativo, generativo, geo-storytelling, multimedia mobile storytelling, crossmediale e transmediale), ma in alcuni casi (storytelling visuale, animato, interattivo e immersivo) sono state distinte ulteriori sottocategorie, nel tentativo di non escludere alcuna soluzione possibile. Ma tutto questo rimane dannatamente virtuale in questo momento mentre la Sicilia (autentico museo a cielo aperto) come gran parte del meridione d’Italia riuscirebbe ad offrire una varietà di opportunità reali e concrete al turismo esperienziale. Come specificato nella tabella in calce all’articolo.

   Il volume si presenta, dunque, come un vero e proprio manuale operativo sullo storytelling digitale, che vuole restituire un quadro il più possibile completo di come queste forme di storytelling digitale si siano sviluppate e si stiano tuttora sviluppando in molteplici varianti ed espressioni, sulla base dell’evoluzione e della differente applicazione delle nuove tecnologie digitali nella creazione, nella comunicazione, nella visualizzazione e nella fruizione di tali contenuti.

   Sin dall’Introduzione e, lungo tutto il corso del volume, l’autrice esprime la sua nuova visione di museo; un modello che ha voluto definire museo di connessione o di narrazione connessa. Tale modello da un lato assorbe in sé le esperienze museologiche precedenti, che si sono sempre più allontanate dal museo ottocentesco di collezione, dall’altro spinge sulla funzione connettiva del museo con la società attraverso le tecnologie e lo storytelling.

   Per la visione di museo  che io ho sempre avuto in mente e che mi risulta condivisa anche dall’ex assessore ai Beni Culturali prof. Antonio Purpura, questo tipo di espressione museale è ancora un cimitero della cultura, anzi ne peggiora l’efficacia. Il museo deve essere luogo di incontro, di scambio culturale, di dibattito quindi di confronto, insomma un luogo dinamico. Lo storyteller è il narratore del luogo, è colui che ti racconta il posto in cui sei e che stati vivendo, apprezzando e respirando. Questo eccesso di luogo virtuale fa a pugni con il turismo vero ossia quello che muove le masse in ogni parte del mondo, particolarmente definito turismo esperienziale. Turismo che crea ricchezza e muove il vastissimo indotto ad esso collegato. La vita dei luoghi e la stessa sopravvivenza di chi vi abita è indissolubilmente legata al turismo esperienziale.

   Tipologie di turismo:
Turismo Culturale: Visite ai siti culturali, archeologici e monumentali.
Cicloturismo e Turismo Sportivo
Turismo Enogastronomico
Turismo Rurale
Enoturismo
Turismo Outdoor e Natura
Mice e Travel Business
Mare, Montagna, Laghi, Città d'arte
Wedding e Luxury Travel
Adventure Travel

   L’avvento di questa cultura moderna si rivelerà un’arma di distruzione di massa e delle masse. La “classica incultura” ha preso il sopravvento e si diffonde a colpi di spettacoli puerili e video giochi stupidi. La ripetitività la ridondanza, e l’ubiquità che caratterizzano la cultura di massa moderna, tendono a automatizzare le reazioni e indebolire le forze di resistenza dell’individuo. La cultura in cui ci stiamo immergendo ha così voltato le spalle al suo immenso patrimonio. Non è più la cultura radicata nella storia del popolo o nel suo suolo. Questa si chiama controcultura. Tutto questo diventa un’arma di distruzione di massa ci separerà dalla nostra storia, dal nostro spazio dal nostro prossimo dai nostri conterranei.  

 

 

 

 

L'azione dell'Associazione Culturale editrice

"Accademia di Arti e Culture"

 

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Come Associazione Culturale, vogliamo e possiamo arricchire le conoscenze nel marketing territoriale, affinare le competenze sociali rendendole produttive, avviare quel processo evolutivo dello sviluppo socio - economico e culturale che crea occupazione vera, produttiva e non assistenziale.

 

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            by Rosario Rigano

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