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   Il progetto “Adottiamo il Patrimonio Culturale” promosso dallò'Associazione Culturale editrice "Accademia di Arti e Culture" di Acireale, vuole avviare un procedimento che nel tempo possa restituire dignità architettonica a tutto centro storico di Acireale, con immediate ricadute su tutto il territorio circostante; pensate che in Europa il turismo culturale ad oggi riempie alberghi a 4 e 5 stelle ed altre attività ricettive, i costanti flussi turistici alimentano la nascita di sempre nuove attività commerciali in tutto l’indotto.

   L’intento è di rimediare alle diverse forme di degrado che oggi vediamo; pertanto è importante anche stabilire in modo nuovo la continuità del nostro passato e di porre fine al modo selvaggio di intervenire sugli edifici storici creando di fatto l’annullamento completo dell’immagine originaria.

   I nostri monumenti hanno tutti un proprio linguaggio personale che oggi viene annullato a causa della perdurante incuria ed abbandono.

   Così continuando si costituisce un’immagine del tutto nuova all’edificio estranea da ogni riferimento storico.

   Oggi il nostro centro storico, quello vero, si presenta con un tetro e opprimente grigiore e spesso devastazione, nel quale ogni tanto spiccano tinteggiature eccessivamente colorate anche per il loro isolamento in un contesto cromatico non concorde. Le facciate degli edifici devono considerarsi la parte migliore della scena urbana, pertanto l’aspetto cromatico ed il mantenimento dell’ordito originale assumono primaria importanza nell’esaltare l’immagine di un  centro storico inteso come tale.

   Poiché ogni sito, ogni monumento di questa città parlano un linguaggio proprio in ragione del periodo e della cultura del tempo, del suo concepimento e del suo committente oltre che esecutore, noi ne abbiamo scelti tre di natura diversa. Essi rappresentano il genio creativo dell’uomo nell’arte, nell’insieme architettonico e nella pianificazione urbana del tempo; nella conservazione delle tradizioni e dell’identità siciliana e del patrimonio della trazione orale del popolo siciliano.

   Lionardo Vigo Calanna e la sua casa natale.

   La chiesetta del SS: Crocifisso del Rinazzo.

   La piazza S. Michele, la chiesa e il palazzo Gambino.

   Tutti e tre gli elementi confluiscono in un unico solo messaggio: conoscere e conservare la cultura - promuovere la diversità perché negli ultimi cinquant’anni la comunità internazionale ha riconosciuto che le vestigia del passato, sia tangibili che intangibili, sono parte del comune patrimonio universale e che debbono essere conservate per le generazioni future; tutto ciò è attuabile partendo dalle scuole primarie e secondarie; il nostro futuro.

   Lionardo Vigo Calanna rappresenta l’identità storica siciliana in considerazione del fatto che la sua raccolta di canti popolari siciliani fu assai preziosa persino a Giuseppe Pitrè per la realizzazione del notissimo Museo Pitrè; per il primato quindi della civiltà siciliana, per la Protostasi sicula o genesi di civiltà. Per il suo impegno culturale in città, per quello che ha dato alla politica nazionale. La sua casa natale può diventare luogo di incontri culturali a testimonianza del grande uomo che ivi nacque.

   La chiesetta del SS: Crocifisso del Rinazzo, edificata intorno al 1690 fu ricostruita nel 1700 a seguito del terremoto del 1693, fu luogo di aggregazione sociale del tempo, di spiritualità e di devozione insieme; di massima espressione della maestria artistica locale (la cupola soprattutto è unica nel territorio acese perché rivestita in ceramica), per i pregevoli quadri dei pittori acesi Giacinto Platania e Michele Vecchio che ospitava e perché il luogo era all’epoca sede cimiteriale della città. L’edicola votiva dedicata alla Madonna della solitudine altro non è che resti di una tomba dell’epoca.

   La piazza San Michele, la chiesa, il palazzo Gambino, testimoniano come nel 1500 il luogo oggi ritenuto periferia, dava inizio alla nascente fisionomia della città che porta ai nostri giorni grazie alla lungimiranza e all’impegno della famiglia Gambino.

   Il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, sottolinea l’alto valore dell’iniziativa intrapresa dall’associazione culturale “Accademia di Arti e Culture” perché volta a sensibilizzare gli studenti verso il patrimonio culturale locale.

    Il turismo è la chiave di volta per Acireale e non solo. Perché Orvieto debba vivere del suo Duomo e del pozzo di San Patrizio e Acireale non possa vivere di Pietro Paolo Vasta, di Michele Vecchio, di Giacinto Platania, di Lionardo Vigo Calanna, del Barocco, della sua posizione geografica, delle sue borgate marinare, delle sue Terme?

   Noi vogliamo introdurre una cultura internazionale nella trattazione di materie economiche relative alla gestione dei Beni Culturali e paesaggistici; abbiamo in corso studi economici sul territorio che evidenziano la possibilità di massima capitalizzazione dei beni presenti sul territorio. Di primaria importanza sono:

   1) Preservazione e Rispetto,

specificatamente conservazione e si intende: ”azione di mantenimento del bene in oggetto in stato di efficienza e in condizioni di essere usato”; il fine è quindi quello di proteggere il bene attraverso il restauro.

   2) Valorizzazione: ipotesi per una corretta e più appropriata valorizzazione considerando gli ostacoli anche di natura burocratica oltre che materiali che ne ostacolano la valorizzazione.

   3) Promozione: ipotesi per la visibilità e migliori metodi di promozione mirata del Bene considerando anche l’eventuale apporto del privato escludendo fini di lucro a se stanti.

   4) Fruizione: ipotesi per meglio agevolare le visite al Bene medesimo anche con il contributo di associazioni o club service che ne aumentino la visibilità.

   5) Gestione: ipotesi di possibile gestione del Bene in oggetto che possa creare un circuito virtuoso di turismo culturale capace di creare benefici all’indotto che ne cura e gestisce la promozione.

   Uomini, luoghi ed eventi della storia locale. Identità storica. Cultura. Conoscenza e coscienza del patrimonio culturale - mobile, artistico e architettonico. Qualità della vita. Questo scaturisce dal percorso intrapreso.