|
Cosa serve al turismo -
Cosa serve al territorio
Premessa:
Ogni pubblicazione è frutto di ricerche, studi,
verifiche, incroci di dati e date, valutazioni di
attendibilità delle fonti. Ogni pubblicazione contiene
gli spunti principali delle altre. Tutto nasce dalla
preistoria, già dagli antichissimi siti di Mehrgarh (il
sito in assoluto più antico), Harappa, Mohenjo Daro, e
Lothal, nel Balochistan oggi pakistano, nel 7000/6500
a.C. si era dato vita a costruzioni, anche a due piani
con scale a rampe, assolutamente “moderne” per l’epoca.
Le prime architetture costruite con perfetti mattoni di
malta e in alcuni casi con una miscela di argilla,
terra, sabbia e acqua, mescolate con materiale leganti
come fibre di canne o canapa e cotti sul fuoco. Ci sono
moltissimi elementi, indizi e reperti che li collegano
ai Sikani e ai Siculi che ritroviamo nel loro
lunghissimo viaggio alla volta della Sicilia, come il
simbolo della ruota a raggi ritrovato anche in Italia a
Novilara Marche. Da lì iniziano i miei studi sulle
lingue, parlate, dialetti, segni, simboli ed alfabeti,
riscontrati su tavolette, vasi, cippi, stele e mattoni
ritrovati lungo il percorso ricostruito a ritroso nei
tempi, nei luoghi e negli eventi, che hanno portato
queste grandi tribù nelle aree della Mesopotamia, dei
Balcani, dell’Egeo, in Italia e principalmente in
Sicilia. Ogni passaggio è ampiamente documentato, come
in appresso, con tutte le fonti. Queste nell’ordine le
pubblicazioni: Aurore di Culture e civiltà;
Tempi, luoghi, eventi; Preistoria e protostoria
della Sicilia; Le rotte dei Sikani, degli Elimi,
dei Siculi e degli Etruschi; Idioma siciliano;
Identità siciliana; La Bellezza nei Beni Culturali.
Prodotti da Associazione Culturale editrice “Accademia
di Arti e Culture.
Proemio indispensabile e propedeutico alla seguente
disamina:
Beni culturali, Turismo e Ambiente.
Chi e come fa’ da traino all’altro.
Cosa serve al turismo. Cosa serve al territorio.
Alla generica “cultura” noi offriamo percorsi di
formazione e tirocini “itineranti” sul territorio, di
contatti, di esperienze, di conoscenza e presa d’atto
(di coscienza) tra realtà reale e realtà percepita (a
volte costruita dalla mente, in virtù dei continui
martellamenti mediatici). Di fatto, la realtà reale
rimane spesso ignorata perché occultata, contaminata e
volutamente celata dal mainstream e media compiacenti.
Il nostro indirizzo editoriale mira alle politiche dei
beni culturali, del turismo e dell’ambiente, tutti
legati a doppia mandata perché i beni culturali
rappresentano la storia, la memoria, le culture e
naturalmente il biglietto da visita di una città. Il
turismo è correlato ai primi ed in più deve contenere
un’offerta di qualità nella ricettività e nel decoro
urbano in base alla richiesta del viaggiatore-turista,
scaturente da apposite indagini di mercato. La stessa
analisi vale per l’ambiente per il quale si intende il
contesto paesaggistico e naturalistico e portatore di
altro tipo di utenza turistica. Questo vale per ogni
forma di turismo, sia esso termale, lacustre, montano,
marino, fieristico, religioso, eno-gastronomico,
collinare eccetera, tutti diversi per utenza ed
organizzazione. A volte, anche la presentazione di un
libro può generare turismo.
Considerato che già dagli istituti di istruzione
superiore (liceo classico), si viene indottrinati con l’autocelebrativa
narrazione compiacente di filosofi greci e retori
romani; ignorando od omettendo che noi, Sicilia e
siciliani, fino alla fine della protostoria, poco o
niente abbiamo a che fare con l’Italia e l’Europa e
sinceramente vi assicuro che chi non ha studiato la vera
preistoria della Sicilia non può capire e venire a capo
della storia, quella vera.
Lo studente ha bisogno, per comprendere e rendersi
consapevole, di scontrarsi con la realtà, sul campo con
gli operatori di settore e soprattutto con i più
critici, gli utenti e con i maestri d’arte e d’ascia;
qui valgono arti, culture, talenti, mestieri e
professioni dei beni culturali, sono loro i detentori
del “mestiere” e del sapere.
Ho un lunghissimo elenco di interventi sbagliati, anche
devastanti, in danno del patrimonio architettonico a
volte eseguito sotto “patrocinio/tutela” di enti
preposti allo scopo; capire perché ciò sia avvenuto non
ci vuole molto, diciamo scelte sbagliate? A ciò va’
aggiunta l’inarrestabile sparizione degli orditi
originari di parecchi edifici storici; sottolineo, per
mettere bene in evidenza, che tutto si concentra in sei
azioni: Preservazione, Valorizzazione, Visibilità,
Promozione, Fruizione e corretta Gestione dei Beni
Culturali, siano essi mobili, artistici o
architettonici, riservate a chi conosce la materia. Ecco
perché noi “Associazione Culturale “Accademia di Arti e
Culture”, i tirocini, vorremmo si svolgessero anche sui
luoghi dei “misfatti”. Solo così gli studenti potranno
realmente valutare, capire ciò che va’ fatto e come e
cosa va’ assolutamente evitato.
Il tirocinio deve garantire formazione ed esperienza
diretta sul campo e non abbindolare i giovani con
ipotetici posti di lavoro ispirati dalle teorie dell’Istat
del tutto fantasiose.
Riguardo il turismo, abbiamo sempre avuto un’idea
chiara, progettuale, non celebrativa ma programmatica,
per fare in modo che esso sia equamente distribuito su
tutto il territorio, in modo tale da “umanizzare,
attrezzare e rendere appetibile al turista anche altre
parti del territorio che posseggono peculiarità e siti
di interesse culturale ancora inespressi. Questo si
ottiene con la ricerca, quella ricerca non contemplata
nelle scuole ed a cascata nelle nostre università. Noi
abbiamo seimila anni di culture, eventi, civiltà insite
nella ricchissima pagina della preistoria e protostoria
letteralmente ignorata. Noi abbiamo dato vita al più
grande congresso mai avvenuto negli ultimi 500 anni,
dato voce ad archeologi, archeo-astronomi, geologi,
antropologi, assirologi, etruscologi, egittologi,
biblisti, linguisti, glottologi, storici, genetisti (UniBo)
e studiosi di molte università internazionali; il tutto
raccolto e documentato in un’opera in tre volumi,
formato A4 da 300 pagg. cadauno, dal titolo emblematico:
“Preistoria e protostoria della Sicilia - Origini ed
evoluzioni che pongono l’isola al centro di culture e
civiltà euro-afro-asiatiche”, assolutamente non in
vendita. Questo apre ad un incredibile ma documentato
percorso che parte dalle culture indo-iraniche ed
attraversa 16 nazioni prima di giungere in Sicilia. La
più grande offerta culturale mai messa a disposizione a
titolo gratuito per la più vasta utenza possibile ma non
destinata al “turismo mordi e fuggi” perchè non è di
questo che si nutre il turismo ma di soggiorni a partire
dal classico fine settimana fino ad oltrepassare la
settimana. Turismo che genera ricchezza.
Rosario
Rigano
|
|