La cultura del “sentito dire”.
L’ho sentito in televisione; l’ho letto su facebook; Lo
ha detto Alberto Angela.
Nrl primo caso quale la televisione, le fonti e il
contesto, quasi sempre non ti sanno rispondere.
Nel secondo caso parliamo della più grande fonte di fake
news in cui tutti possono scrivere di tutto e il
contrario di tutto.
Nel terzo caso, quello dello show-man televisivo, cito
solo un servizio, che lo stesso ha messo in onda,
riguardante il sito delle terme romane di Piazza
Armerina preso in toto da wikipedia compresi errori e
valutazioni antiche mai verificate.
Queste le più comuni ma ce ne sono tantissime altre e
pure più gravi, come quelle dei libri scolastici mai
aggiornati se non nella posizione delle pagine o di una
foto cambiata. La solfa è sempre quella dal dopoguerra
ad oggi e forse anche da prima. Si è così creata una
forma di “contagio culturale” basato sul passa parola,
sul sentito dire, sulla supponenza perche la presunta
fonte è un personaggio noto. Ricordo ai lettori che la
notizia vera non sempre sta al primo posto nei risultati
di una ricerca su Google o altro motore di ricerca.
Tutto questo è alimentato dai gossippari, (la parola
curtigghiari suona offensiva) a caccia di like, di
qualsiasi testata giornalistica; se non ci fossero i
social il 95% di loro rimarrebbe nell’anonimato. Il
pensiero unico è ormai dominante e l’editoria, i media e
la scuola fanno il giogo degli indottrinatori; non
possono circolare notizie “fuori dal sistema”; basti
pensare che la CIA ha preso il controllo di wikipeia già
da anni e la conferma è arrivata dal co-fondatore di
detta “enciclopedia online”
Larry Sanger.
N.b.: Si dispensa dai like e dalle condivisioni.
Rosario Rigano
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