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Cultura un tanto al chilo. La cultura, ai nostri giorni, non sta più nel
significato rappresentato nei siti “dotti” e un evento spacciato per culturale
sovente è improntato sullo spettacolo, sulla brodaglia e l’intrattenimento. Per
me un evento culturale è un fatto, quindi una cosa accaduta che risponde a
verità accertata. Cultura generale è l’apprendimento di ciò che serve a formare
personalità, saperi, conoscenza e coscienza di ciò che ci sta intorno e tutto
quanto ha contribuito a formare lo stato attuale della società.
Cultura è ciò che scaturisce dagli studi di “attori” superpartes, gente che,
aldilà delle “appartenenze baronali”, porta alla luce le vere ragioni del nostro
status attuale. Nel mio caso, le fonti più attendibili che forniscono cultura,
sono nell’ordine: nuove leve nell’archeologia, idem per geologi, glottologi,
linguisti, genetisti e studiosi indipendenti fuori dai circuiti regionali o
nazionali delle istituzioni (la scuola non può permetterseli ma non ne ha la
cultura per farlo. Alla luce di ciò che emerge dagli studi condotti da e con
queste figure professionali indipendenti, la Sicilia può raccontare una storia
decisamente diversa da quella “imposta” nei libri scolastici che indottrina
anziché formare i giovani, frutto di protostoria e preistoria certamente più
importante, creativa “onorevole” per il popolo siciliano. Altro che celebrazione
dei nostri carnefici a partire dalle tribù greche che hanno imposto i principi
della schiavitù e l’usura; poi i romani con sanguinose oppressioni, schiavitù e
l’esproprio. Chi oggi crede di vestire l’abito culturale perché agevolato da
ruolo istituzionale, magari frutto del “politica volle” e favorito da titoli e
master, non rappresenta nessuna cultura se non quella delle sole cose che sa e
che lo imprigionano in un perimetro limitato insieme ai suoi simili e compagni
“di merenda”. La cultura un tanto chilo.
Sembra che a nessuno o quasi, importi più nulla di come fa quello che fa, e di
cosa significhi quello che dice soprattutto nelle conseguenze di comportamento.
Non c’è più nulla di vero, basta il verosimile se è solo un espediente per
ottenere un altro risultato. Se nessuno più si sente in colpa per nulla, ma
casomai cerca di non pagare in alcun senso il fio per quello che fa; è tutto
lecito, basta riuscire nel proprio intento. Si misura tutto dal risultato. Ormai
i media, giornalicchi vari e soprattutto la televisione sono gestiti dalla
sottocultura, da persone senza cultura. Sono bastati pochi decenni per creare il
pensiero brodaglia, un clima culturale da melassa mentale e cresciuti bande
armate di azzerati mentali. Il sistema non richiede sapienti, non sa che farsene
di menti pensanti.
Per decenni gli italioti hanno seguito Littizetto (oggi milionaria) sproloquiare
sul centro destra e su Berlusconi dall’emittente La7. Per anni gli italioti
hanno seguito la Berlinguer e il suo schieramento di estrema sinistra da Rai3.
La Merlino punta di diamante de LaSette sempre schierata a sinistra… che ci
vanno a fare nelle reti Mediaset ovvero a casa del nemico naturale? È solo una
questione di pagnotta e questo vale a tutti i livelli in campo nazionale oppure
i berluschini si parano il c...? Ragazzi, cercatevi un lavoro serio, magari come
sparecchiatavola in una bettola con cucina.
Rosario
Rigano
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