Queste esperienze, di rilevanza internazionale, ti insegnano molte cose ma soprattutto ti fanno riflettere e se sei riuscito a far mente locale, comprendi le sofferenze patire dalle genti del luogo, in modo particolare dai bambini che vengono privati della loro infanzia e delle donne private della loro dignità e del loro essere donne e madri di conseguenza. Per studiare il passato devi essere ben ferrato nel presente dei luoghi che ti accingi ad esplorare. Ci sono regioni del mondo ancora sotto feroci dittature; regioni che prima non lo erano e viceversa che in passato hanno visto fiorire sterili democrazie come grandi culture e che oggi sono piombate nell’integralismo più oscuro. È il caso dell’Afganistan. Ho attraversato regioni come il Turkmenistan in cui la dittatura del momento ha riportato la popolazione in uno stato di esistenza irreale e priva di senso come pure senza diritti con una moltitudine di imposizioni illogiche e repressive. Qui non si tratta di conflitti pseudo religiosi ma di sottomissione delle popolazioni. In Pakistan è in atto una caccia a chi non la pensa come il regime musulmano-islamista che affama e reprime il popolo, reprime le altre minoranze etniche e religiose perseguita e tortura i giornalisti che osano divulgare la verità dei fatti che ivi accadono. Non puoi far finta di non vedere, di non capire lo stato sociale dei luoghi spesso gestiti con metodi dittatoriali e leggi infami, da moltitudini di fazioni ognuno recante interessi pseudo religiosi da piccoli orticelli; è anche il caso di India e Iran. Oggi l’Iran, in grave difficoltà politica economica e sociale, vorrebbe aprire a strade diverse per riequilibrare la sua economia; vorrebbe aprire al turismo ma non alla cultura; non sono molte le città atte ed attrezzare ad una ricettività turistica moderna e redditizia. Tra moschee e minareti non intravedo altro. Il filo logico che da Mehrgarh (Pakistan meridionale ovvero regione dei Beluci, sicuramente provenienti dal confine con il Balochistan iraniano, ci porta appunto verso l’Iran ma qui ci fermiamo perché lì non è permesso effettuare scavi di natura archeologica. Mehrgarh è un punto di partenza verso l’Italia e la Sicilia ma rappresenta un punto di passaggio per le tribù che lì sono stanziate. Quindi la regione al momento è possibile identificarla come Indo-Iraniana. Il problema internazione è sempre stata l’interpretazione dell’Islam, infatti ogni Imam lo interpreta a modo proprio e a seconda della regione del mondo in cui ti trovi. In Pakistan l’Islam vieterebbe la piantumazione di alberi; il altre parti no. L'odierno altopiano iranico fu abitato sin dalla preistoria da genti che praticavano l'agricoltura, la pastorizia e la metallurgia. Fin qui quanto documentato ufficialmente poi l’improvviso salto nel III millennio a.C. in cui si assistette al predominio degli Elamiti. Seguirono poi lo scontro tra questi e i Babilonesi e, nel II millennio a.C., le prime migrazioni indoeuropee dall'area caucasica: Anche l’Ukraina ci ha riservato sgradevoli sorprese dal punto di vista sociale e soprattutto dalle parti di Odessa. Città poco sicura dal punto di vista turistico e popolazione piuttosto violenta. Mi sono trovato in territori con sintomi di guerra in ogni parte dove il dialogo sembra irrimediabilmente svanito. Dove la pace è possibile solo se armata non c’è pace ma rassegnazione. |