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Lettera
del Direttore Generale dell'Iccrom, Dottore
Archeologo Webber Ndoro all'Associazione Culturale
editrice "Accademia di Arti e Culture per la
concessione del patrocinio in occasione dell'Evento
Culturale "La Bellezza nei Beni Culturali". |
L'Iccrom
- Centro Internazionale di Studi per la
Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali è
un organismo intergovernativo internazionale che fa
capo all'Unesco ed è presente in 146 nazioni
Italia inclusa con sede a Roma in piazza di San
Michele. |
Tirocinio UniCt |
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Per una scuola del merito .
Un’idea di scuola basata sul merito potrebbe essere molto diversa da quella che
conosciamo. Immagina un ambiente in cui il riconoscimento delle capacità
individuali e degli sforzi fosse al centro dell’istruzione,
La questione della dispersione scolastica indica un fallimento degli adulti nel
trasmettere ai giovani il piacere e la curiosità per la conoscenza, elementi
essenziali per una crescita psicoaffettiva sana, relazionale e creativa. Questo
fenomeno, che ha ripercussioni anche sul campo economico e lavorativo,
rappresenta una vera e propria sconfitta, specialmente per coloro che dovrebbero
fungere da guide responsabilizzate. È preoccupante osservare come i ragazzi non
vedano più la scuola, lo studio e le interazioni con i coetanei come opportunità
fondamentali per il loro sviluppo.
L’istituzione scolastica, in quanto secondo ambiente educativo, dovrebbe essere
un luogo imprescindibile di relazione e autodisciplina, dove il desiderio di
apprendere e confrontarsi sia vivo, piuttosto che un’esperienza vissuta con
sentimenti di costrizione, caratterizzata da interrogazioni, voti e umiliazioni.
Temi analoghi sono emersi venti anni fa con il fenomeno degli hikikomori, che
scelsero il ritiro per fuggire dalla rigidità della scuola giapponese. Oggi,
tale problematica si è ampliata ulteriormente, influenzata dalla diffusione del
mondo digitale e dalla pandemia di Covid-19, con la didattica a distanza che ha
aggravato la situazione.
Il ruolo dell’istruzione: È fondamentale che l’istruzione assuma un ruolo
centrale, rappresentando uno degli investimenti più significativi da parte del
governo. Dovrebbe fungere da collegamento tra le famiglie e il contesto sociale,
rimanendo aperta durante l’intera giornata, trasformandosi in un centro
culturale versatile che offre mense, biblioteche, palestre, musei e laboratori,
supportato da un team medico-sociopsicopedagogico in grado di individuare
eventuali segnali di disagio. Tale iniziativa non solo contribuirebbe al
benessere mentale, ma anche a prevenire l’abbandono scolastico e a superare
l’obsoleto sistema di valutazione basato su voti e bocciature. In questo modo,
l’attenzione dovrebbe spostarsi sull’impegno nella propria formazione, rendendo
tale passione il vero valore per studenti e docenti.Fonte: Notizie.it
Cosa penso io da questa parte del mondo: Il metodo invalsi sta evidenziando in
modo palese che il sud, in larga parte risulta impreparato rispetto a molte aree
del nord ma qui i centisti sono a iosa e i voti sono abbastanza alti; qualcosa
non torna. A cosa serva questo metodo invalsi ancora non si è capito. Se gli
studenti si confrontano a carattere nazionale ed è lì che più spinge
l’insegnamento, chi vuol dare più cultura locale trova muri di gomma. Sui libri
di testo, gli studenti, apprendono di una Sicilia pittoresca, allegra,
goliardica ma nello stesso tempo allegorica e grottesca inesistente o forse
frutto del mito, gallicismi e francesismi compresi. Alla fine i nostri studenti
memorizzano stereotipi, immagini e finte culture ma non comprenderanno mai i
contenuti, le origini e le evoluzioni.
Poveri ragazzi, sapranno solo che siamo siciliani ma non conosceranno le nostre
origini, le culture, e le civiltà che ci hanno formato; se le mie proposte
formative su preistoria e protostoria della Sicilia sono cadute nel vuoto il
motivo è che lor signori sono impreparati e saturi di incultura. Snocciolare
solo dominazioni e culture che non ci appartengono non è gratificante e per
nulla intelligente, crea sudditanza; diamo ai ragazzi l’orgoglio della
sicilianità quella vera che nasce dai primi abitatori della nostra isola: Sikani,
Elimi e Siculi. Vero è che oggi le masse preferiscono lo svago e lorsignori lo
favoriscono ma c’è anche un enorme serbatoio di cultura inespressa che vuole
emergere e i destinatari si trovano principalmente ed inconsapevolmente nelle
scuole.
Incontro conclusivo con i ragazzi della II^
d dell'Istituto Comprensivo Paolo Vasta di Acireale nella sala del Teatro
dell'Opera dei Pupi di via Alessi 5 ad Acireale il 7 marzo 2016 con intervento
dell'assessore al Territorio ed Ambiente della Città di Acireale avv. Francesco
Fichera. Ospite lo storico e scrittore Biagio Fichera. Ai ragazzi è stato
consegnato un attestato di partecipazione ed una pubblicazione riguardante la
presenza dei Siculi nell'area di Capo dei Molini in Acireale. L'intervento
dell'emittente 6^ Rete Catania ha permesso di divulgare l'evento che ha avuto
oltre 3000 contatti sulla rete ed oltre mille sulla pagina Facebook
dell'Associazione.
https://www.facebook.com/EtnaEspressoChannel/videos/1265948226793812/?fref=mentions |
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