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Con Siculina a spasso nella preistoria.
Cerchi preistoria su Google e trovi: Periodo della storia delle civiltà umane
contraddistinto dall'assenza di documenti scritti e studiato attraverso dati
archeologici, paleontologici e antropologici.
- Io ho
invece trovato disponibilità, affidabilità e concretezza nella collaborazione
con archeologi, geologi, glottologi, linguisti, storici e genetisti.
Naturalmente tutti professionisti fuori dal sistema. La narrazione inizia con
“Aurore di culture e civiltà” a partire dal 35.000 a.C. dai monti dell’Altaj
nella Siberia settentrionale; a scandere fino a Kurgan nella parte meridionale e
poi tutto il percorso che dalle città stato di Mehrgarh, Harappa, Mohenio Daro e
Lothal (6500 a.C.) porta in Sicilia tra il 5000 e il 4500 a.C..
Continua: Nascono le prime città e le prime società gerarchiche, non esiste la
proprietà privata delle terre che appartengono alla comunità. Inoltre è sempre
in questo periodo che inizia a cambiare anche la struttura della famiglia,
soprattutto nei ruoli nell’ambito della trasmissione dei beni al loro interno.
Il significato della parola PREISTORIA è contenuto nella parola stessa, infatti
pre vuol dire: prima; e istoria, vuol dire: storia. Quindi, preistoria è il
periodo di tempo che viene prima della storia o meglio dire prima
dell'invenzione della scrittura. Infatti, di questo lungo periodo non abbiamo
documenti scritti.
- Oggi
ci sono tutti gli elementi per ricostruire le vere origini e identità della
Sicilia preistorica, sicuramente dal 5000 - 4500 a.C. con i Sikani, a seguire i
Siculi e poi le tribù greche e i barbari romani fino ai nostri giorni.
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Dire che mi sono inerpicato lungo i ripidi pendii dello
scibile umano è dire poco sebbene altre locuzioni non riescano ad esprimere lo
stesso grado di peripezie culturali, d’impegno e di studio.
Nel corso delle mie ricerche ho avuto modo di apprezzare un grande lavoro dove
studi e ricostruzioni evidenziano che le città del Mediterraneo erano il luogo
di sosta dei viaggiatori della Rotta dei Fenici, usata per scambiare manufatti,
conoscenze ed esperienze. In questo senso l’esperienza di viaggio lungo la Rotta
dei Fenici punta a mostrare al viaggiatore i nostri comuni percorsi, collegando
paesi di tre continenti e oltre 100 città che hanno avuto origine dalle antiche
civiltà del Mediterraneo. Queste le odierne nazioni interessate per questa
rotta. Albania, Belgio, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Libano, Malta,
Spagna, Tunisia, Slovenia, Ukraine.
Ma io
ho avuto la possibilità di ricostruire una rotta ancora più antica e sicuramente
più complessa oltre che più estesa, veramente internazionale. Non una sola rotta
ma diremo “Le rotte dei Sikani, degli Elimi, dei Siculi e degli Etruschi;
quattro grandi culture, conoscenze e civiltà che hanno dato vita a tantissime
città in Europa, in Italia e in Sicilia. Inizia tutto dall’India già nel 6500
a.C. e nel corso dei millenni, fino al 1270 a.C. quando toccano la Sicilia.
Questi popoli hanno attraversato ben 14 odierne nazioni e precisamente: India,
Iran, Iraq, Siria, Turchia (Mezzaluna Fertile - Mesopotamia), Bulgaria, Grecia,
Egitto, Romania, Albania, Serbia, Bosnia, Dalmazia e Italia. Da quelle parti del
mondo sono giunte in Sicilia arti, culture, saperi, esperienze, tecniche,
conoscenze, riti, devozioni ma non religioni perché le odierne religioni nella
preistoria non esistevano, si percepivano credenze che non erano determinanti
negli spostamenti delle tribù.
Da
notare che secondo le ricostruzioni ad oggi verificate, questi popoli hanno
percorso la rotta dei Monsoni tremila anni prima dei romani e tutto questo porta
in Sicilia, nella fascia ionica e specificatamente i Siculi a Capomulini.
Rosario
Rigano
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