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Lettera
del Direttore Generale dell'Iccrom, Dottore
Archeologo Webber Ndoro all'Associazione Culturale
editrice "Accademia di Arti e Culture per la
concessione del patrocinio in occasione dell'Evento
Culturale "La Bellezza nei Beni Culturali". |
L'Iccrom
- Centro Internazionale di Studi per la
Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali è
un organismo intergovernativo internazionale che fa
capo all'Unesco ed è presente in 146 nazioni
Italia inclusa con sede a Roma in piazza di San
Michele. |
Tirocinio UniCt |
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Nell’anno in cui ho concluso un lunghissimo e periglioso
lavoro di ricerca, di analisi e ricomposizione di eventi, culture e civiltà che
compongono la preistoria della Sicilia, ed aver dato alla stampa la mia Opera
Omnia “Preistoria e protostoria della Sicilia - origini ed evoluzioni che
pongono l’isola al centro di culture e civiltà euro-afro-asiatiche”, opera in
tre volumi + 1 di compendio in formato A4 con copertina cartonata, corredata da
pdf proiettabile e slide di ampia specifica dei contenuti, pensavo di
condividere, perché ritengo che la ricerca debba essere condivisa, quest’amplissima
pagina di culture e civiltà che ci appartengono, con le più eminenti e
qualificate Istituzioni cittadine. L’opera allarga i confini della conoscenza di
culture e civiltà che hanno formato lo scibile dei siciliani, il modus vivendi,
la nostra lingua, i nostri 86 dialetti e tutto quanto ha contribuito a porre la
Sicilia come luogo ideale e più importante al centro del Mediterraneo. Il mio
vuol essere un invito a più approfonditi confronti, dibattiti e studi per dare
maggiore importanza alla nostra preistoria, così straordinariamente ricca,
avvincente, che coinvolge 18 attuali Nazioni e purtroppo mal valorizzata ai fini
di un’offerta culturale come alimento per un turismo più qualificato e
sicuramente più produttivo per l’area centro-sud-orientale della Sicilia.
L’opera, autentica Lirica Culturale, è anche un ampio trattato di Paletnologia
come studio delle civiltà pre-classiche, ovvero l’analisi delle civiltà e
culture umane della preistoria e protostoria riguardanti la Sicilia, anteriori
cioè alla comparsa della scrittura: in stretto rapporto, quindi, con la
geologia, ma più con la geostoria dei luoghi e dei territori di provenienza dei
primi abitatori dell’isola, in particolare Sikani e Siculi; la paleontologia,
attraverso la quale si ricostruisce un tracciato di origine di flora e fauna non
originari della Sicilia; l'etnologia, ovvero lo studio delle culture di questi
popoli, dalle loro terre di origine fino all’evoluzione sul territorio isolano;
in particolare tecniche, costumi, credenze, culture e forme della vita sociale,
economiche e politiche; l'antropologia culturale, “studio olistico dell’umanità”
in quella parte o ramo di essa che studia ed evidenzia differenze, somiglianze o
appartenenze sociali e culturali tra gruppi di umani supportati da prove
scientifiche e genetiche; lo studio e l’origine delle tradizioni popolari che
comprendono i saperi acquisiti dalle genti con le loro esperienze dirette,
definibili come FolkLore ovvero “sapienza di popolo” contenuta anche nei detti
popolari, nei proverbi e negli scritti dialettali.
Giungo a questa opera dopo aver pubblicato 20 libri riguardanti storie, culture
e tradizioni; amori, colori e sapori di Sicilia con particolare riferimento
all’area ionico-etnea ed acese; armonia, natura e cultura dell’isola più
importante posta al centro di tre mari, tre continenti e del Mediterraneo.
Sapienti ricostruzioni narrate come poesia del tempo nello spettacolo
dell’impareggiabile natura siciliana. Le fonti attendibili per questa
ricostruzione, assoluta-mente documentate, sono archeologi, archeo-astronomi,
geologi, ricercatori, storici, glottologi, linguisti, genetisti, antropologi,
etnologi, egittologi, assirologi, etruscologi, biblisti, orientalisti nonché un
folto stuolo di docenti universitari. Il più grande congresso mai avvento negli
ultimi 500 anni.
Per
quanto mi riguarda, ritengo più gratificante la qualifica di ricercatore che di
giornalista culturale, alla quale antepongo anche quelle di narratore e
scrittore, venti libri me ne danno atto e titolo. Per obbligo deontologico
esclusivamente personale perché economicamente non sostenuto da nessun ente
pubblico né privato, ritengo di dover condividere e dibattere quanto da me
portato alla luce grazie alle mie ricerche, anni di lavoro, ed impegni
economici, negli ultimi anni ho investito circa 300€ per l’acquisto di libri
assolutamente sconosciuti ai più perché di autori del 1600, 700 e 800
“culturalmente” non corrotti da nessun editore o politico di turno. Tutto il
resto è frutto di logica, di comparazioni, ragionamenti e studi specifici nelle
varie materie oltre che nell’ampio trattato di Paletnologia.
Il
progetto, così come ideato, è un autentico festival di arte, cultura e folk-lore
(sapienza di popolo). Ogni fase include una scienza che aiuta a capire il valore
intrinseco dei contenuti.
Come
condividere tutto cio? Avrei voluto farlo con gli enti preposti tipo istituti di
istruzione superiore, facoltà universitarie, palazzi della cultura, con talune
istituzioni dal “sapore politico/burocratico regionale” tipo sovrintendenze,
parchi archeologici ecc., con talune accademie, consulte, men che meno con la
pubblica amministrazione dove nessuno ha il tempo di leggere ma solo di valutare
la possibilità di “passerella”. Già nei tentativi di contatto la prima tagliola,
quando al telefono ti rispondono “ci mandi una email, se interessati le faremo
sapere”. Mai nessuna risposta in primis alcuni istituti di istruzione
superiore. La mia considerazione più ovvia è stata di avere a che fare con
delle “enclave ibernate” che non comunicano con il territorio e la
comunità, spesso più qualificata di loro, continuando a rimescolarsi nel loro
stesso brodo ormai da decenni e decenni senza mai scommettersi sul territorio.
Voglio precisare che il termine “enclave” è francese e va’ pronunciato “aklàv”
il significato nell'uso francese è piccola realtà o terreno che si trova
all'interno di una proprietà altrui che lo finanzia e mantiene in vita. In
questo caso la comunità cui appartiene il Folk Lore, termine coniato in
Britannico antico che significa sapienza di popolo. Anche in alcune facoltà
universitarie è millantata una “terza missione” ovvero il confronto con il
territorio che di fatto non avviene mai. È proprio vero gli oscurantisti non
muoiono mai, anzi a volte ritornano quelli più radicali.
Rosario
Rigano
Incontro conclusivo con i ragazzi della II^
d dell'Istituto Comprensivo Paolo Vasta di Acireale nella sala del Teatro
dell'Opera dei Pupi di via Alessi 5 ad Acireale il 7 marzo 2016 con intervento
dell'assessore al Territorio ed Ambiente della Città di Acireale avv. Francesco
Fichera. Ospite lo storico e scrittore Biagio Fichera. Ai ragazzi è stato
consegnato un attestato di partecipazione ed una pubblicazione riguardante la
presenza dei Siculi nell'area di Capo dei Molini in Acireale. L'intervento
dell'emittente 6^ Rete Catania ha permesso di divulgare l'evento che ha avuto
oltre 3000 contatti sulla rete ed oltre mille sulla pagina Facebook
dell'Associazione.
https://www.facebook.com/EtnaEspressoChannel/videos/1265948226793812/?fref=mentions |
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